Congiunturale Univa: tra timida ripresa e timori di non farcela
È questo il quadro del sistema produttivo varesino che emerge dall’Indagine sul terzo trimestre 2013 redatta dall’Ufficio Studi dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese
Da una parte la tenuta dei primi timidi segnali di miglioramento che erano apparsi in modo frammentato durante il periodo aprile/giugno 2013. Dall’altra i timori per un recupero che appare ancora non omogeneo ed esposto a fattori esogeni in grado di minarne il rafforzamento nei prossimi mesi. È questo il quadro del sistema produttivo varesino che emerge dall’Indagine Congiunturale sul terzo trimestre 2013 redatta dall’Ufficio Studi dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese.
SCENARIO GENERALE
Durante il terzo trimestre del 2013 lo scenario economico globale ha registrato un’evoluzione positiva che, seppur ancora moderata, si è riflessa anche a livello locale. L’economia varesina, per sua caratteristica altamente internazionalizzata e volta all’esportazione, ha tratto beneficio dal miglioramento del panorama internazionale. Al momento non sono ancora disponibili i dati di export della provincia di Varese riferiti al terzo trimestre del 2013, ma quelli dei mesi precedenti riflettono l’evoluzione dello scenario globale e le implicazioni sulla congiuntura locale: nei primi tre mesi dell’anno si è registrata una contrazione delle esportazioni (-3,3% rispetto allo stesso periodo del 2012) che a sua volta si è riflessa in un peggioramento della congiuntura varesina; nel secondo trimestre dell’anno, per contro, si è avuto un aumento dell’export (+2,7% rispetto al periodo aprile-giugno 2012) che ha portato i primi segnali di miglioramento che erano stati rilevati prima dell’estate. Il recupero appare, però, ancora volatile e fortemente condizionato da fattori esterni. Uno dei principali fattori di rischio è legato al sistema paese. La capacità di proseguire lungo la via del recupero dipenderà molto dal contesto politico e sociale circostante: al sistema produttivo serve stabilità politica e strategie di medio-lungo periodo.
PRODUZIONE LOCALE
L’andamento della produzione delle imprese varesine intervistate nell’indagine congiunturale conferma anche nel terzo trimestre del 2013 un miglioramento rispetto al trimestre precedente. Questo recupero, però, è differenziato per settori: sono le imprese della meccanica e della chimica-farmaceutica, soprattutto quelle che si rivolgono ai mercati esteri, a segnalare un incremento dei livelli produttivi, mentre appare più diversificato l’andamento all’interno dei settori tessile-abbigliamento e gomma e materie plastiche. A livello generale, comunque, il 46% delle aziende ha registrato un incremento dei livelli produttivi rispetto alla precedente rilevazione, mentre la restante percentuale si divide allo stesso modo tra coloro che non hanno subito un peggioramento (27%) e quelli che hanno avuto livelli stabili (27%).
LE PREVISIONI E GLI ORDINI
Il profilo delle aspettative a breve termine risulta altamente variabile, confermando così l’instabilità che ancora contraddistingue questo miglioramento congiunturale e la presenza di fattori critici sulla ripresa. Per il prossimo trimestre la maggior parte delle imprese intervistate (51%) prevede prudenzialmente livelli produttivi stabili sui valori attuali, il 31% si attende un ulteriore incremento e il 18% un peggioramento. Dopo una serie di trimestri in cui la dinamica degli ordini è stata contraddistinta da peggioramenti o al massimo stabilità, nel terzo trimestre del 2013 il portafoglio ordini segna, invece, un lieve miglioramento, anche se non mancano situazioni ancora di difficoltà: il 40% delle imprese del campione ha registrato un incremento degli ordinativi rispetto al trimestre precedente, contro il 33% che ha mantenuto una situazione di stabilità e il 27% che dichiara un peggioramento.
MERCATO DEL LAVORO
Le ore di Cassa Integrazione Ordinaria (Cigo) autorizzate nel comparto industriale nel terzo trimestre del 2013 sono state 3.557.512, in riduzione del 38% rispetto al trimestre precedente e del 28% rispetto allo stesso periodo del 2012. Guardando all’intero periodo cumulato da gennaio a settembre 2013 sono state autorizzate, sempre con riferimento al comparto industriale, 14.796.860 ore di Cigo, in lieve contrazione (-1,2%) rispetto allo stesso periodo del 2012.
Analizzando, sempre con riferimento al comparto industriale, l’andamento anche degli altri ammortizzatori sociali, nei primi nove mesi del 2013 rispetto allo stesso periodo del 2012, si evidenzia un aumento (+36%) delle ore autorizzate di Cassa Integrazione Straordinaria (Cigs), che hanno raggiunto quota 9.944.359 ore, ed una riduzione (-37%) di quelle in deroga, che si sono fermate a 601.866 ore, in virtù anche di un rallentamento nell’erogazione delle risorse da reperire. L’effetto complessivo (considerando Cigo, Cigs, deroga) è di un incremento del 9,2% delle ore di cassa integrazione autorizzate che da gennaio a settembre 2013 sono state pari a 25.343.085 nell’industria.
IMPORT/EXPORT PRIMI SEI MESI 2013
Gli ultimi dati disponibili sul commercio estero relativi al primo semestre 2013 mostrano una sostanziale stabilità delle esportazioni varesine. Un risultato finale frutto, tuttavia, di una sorta di stop and go, all’interno del periodo. Nel primo trimestre, infatti, l’export locale ha subito una battuta d’arresto, poi recuperata con un’accelerazione messa a segno nel secondo trimestre. Risultato: le esportazioni generate dalla provincia di Varese, a fine giugno hanno raggiunto i 4,935 miliardi di euro, valore pressoché identico a quello registrato nello stesso periodo del 2012 (-0,3%). Le importazioni hanno, invece, registrato una contrazione dell’8,2%, risultando pari a 2,763 miliardi di euro. Il saldo commerciale è rimasto, dunque, positivo (+2,172 miliardi di euro) ed in crescita rispetto al primo semestre del 2012 (+12,1%).
Per quanto riguarda i mercati di riferimento delle esportazioni varesine, nel primo semestre del 2013 è stata registrata una crescita sostenuta dei flussi verso alcune aree in via di sviluppo, quali l’Asia Orientale (+37% rispetto ai primi sei mesi del 2012), l’America Centro-Meridionale (+42%) e l’Asia Centrale (+14%). Per contro è diminuito (-29%) l’export verso l’Africa a causa delle tensioni politiche e sociali che si stanno registrando in alcune aree di questo continente.
I SETTORI
Metalmeccanico. Sotto il profilo produttivo le imprese intervistate hanno registrato un miglioramento rispetto alla rilevazione precedente: il 59% ha segnalato livelli produttivi in crescita, contro il 29% che ha mantenuto una situazione di stabilità e il 12% che, invece, ha avuto un peggioramento. Questo miglioramento continua, però, ad essere concentrato solo in alcuni comparti tecnologicamente avanzati o altamente internazionalizzati e non è sufficientemente stabile per poter parlare di una vera e propria ripresa. Le aspettative a breve rimangono altamente volatili e risentono del clima di incertezza che ancora caratterizza il contesto economico. L’84% delle aziende intervistate ha cautelativamente dichiarato che non si attende variazioni per il prossimo trimestre, l’11% si aspetta una riduzione dei livelli produttivi e solo il 5% prevede che la ripresa possa concretizzarsi nei prossimi mesi. La consistenza del portafoglio ordini è in miglioramento trainata dagli ordinativi esteri: nel terzo trimestre del 2013 il 59% delle imprese intervistate ha avuto un incremento degli ordinativi rispetto alla scorsa rilevazione, a fronte del 21% con ordini stabili e del 20% in riduzione.
Tessile-abbigliamento. L’andamento congiunturale è ancora differenziato. Sotto il profilo produttivo, infatti, le imprese intervistate si dividono pressoché allo stesso modo tra coloro che hanno dichiarato un miglioramento rispetto al trimestre precedente (29%), un peggioramento (37%), una stabilità (34%). Le aspettative a breve, invece, pur mantenendosi estremamente volatili, sono in evoluzione positiva: il 67% delle imprese prevede un leggero incremento dei livelli produttivi nel prossimo trimestre. La dinamica del portafoglio ordini è invece orientata alla stabilità: il 65% delle imprese del campione ha dichiarato ordini complessivi in linea col trimestre precedente, il 26% in crescita ed il 9% in peggioramento.
Chimico e farmaceutico. La congiuntura continua ad essere in evoluzione positiva. Dal punto di vista produttivo nel terzo trimestre 2013 la maggior parte degli imprenditori intervistati (69%) ha, infatti, dichiarato livelli produttivi in crescita rispetto al trimestre precedente, a fronte del 29% che ha registrato un peggioramento congiunturale. Le imprese intervistate, però, prevedono che questo miglioramento non abbia la forza per protrarsi anche nei prossimi trimestri. Le previsioni per il prossimo sono, infatti, orientate ad un deterioramento degli attuali livelli produttivi (secondo il 69% delle imprese analizzate). Il possibile peggioramento dello scenario deriva anche dall’andamento della consistenza del portafoglio ordini che nel terzo trimestre dell’anno segna una contrazione: il 77% delle imprese intervistate dichiara una riduzione degli ordinativi rispetto alla rilevazione precedente, a fronte del 21% che ha, invece, segnalato un loro incremento.
Settore gomma e materie plastiche. L’andamento congiunturale risente ancora delle difficoltà dell’economia: il 66% delle imprese del campione, infatti, ha segnalato una produzione ancora in calo rispetto al trimestre precedente, contro il 24% che registra livelli produttivi stabili e il 10% in crescita. Le aspettative a breve per i prossimi tre mesi, invece, sono orientate positivamente pur essendo altamente incerte. Il 63% delle imprese del campione prevede una crescita dei livelli produttivi, mentre il 28% si attende una situazione di stabilità e solo il 9% teme una ulteriore riduzione. E’ negativa, invece, la consistenza del portafoglio ordini che riflette l’andamento della produzione: il 63% delle imprese del campione ha visto un calo degli ordinativi, il 30% non ha segnalato variazioni e solo il 7% ha registrato un incremento. Il profilo degli ordini esteri appare migliore.
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