Consiglio Comunale dei Ragazzi verso il rinnovo

Nel novembre si conclude il mandato biennale degli attuali consiglieri. Nei giorni scorsi anche Conseil Municipal Enfants di St. Geoirs, la comunità con cui è gemellata Casorate

Nel mese di novembre si avvia alla conclusione il mandato biennale del nostro Consiglio Comunale dei Ragazzi, che prepara l’avvicendamento attraverso un calendario di appuntamenti con l’elettorato passivo (terze, quarte e quinte della scuola primaria e scuola secondaria) e con i possibili candidati per l’elezione del nuovo C.C.R..
La prima tappa, la giornata in cui il Consiglio Comunale dei Ragazzi uscente relaziona in Sala consiliare agli studenti elettori rappresenta uno dei momenti più significativi sia per i ragazzi e le ragazze, sia per gli adulti, amministratori, educatori, insegnanti e genitori che hanno condiviso, ognuno nel proprio ruolo, l’esperienza del C.C.R.
All’incontro dello scorso 29 ottobre con gli elettori ha partecipato anche il CME (Conseil Municipal Enfants) dei tre St. Geoirs con cui Casorate Sempione è gemellato, il che ha reso più interessante ed emozionante la fase conclusiva del C.C.R.
Nel contesto davvero speciale del confronto tra esperienze di nazionalità diverse le parole dei consiglieri uscenti e del loro sindaco hanno dato la misura di quanto siano cresciuti in questi due anni: le considerazioni su ciò che sono riusciti a realizzare e sui motivi che hanno impedito di conseguire tutti gli obiettivi che si erano prefissati, le riflessioni sull’arricchimento personale ottenuto da questa esperienza e, soprattutto, la loro capacità di proiettare nel futuro un’evoluzione progettuale che altri ragazzi e ragazze porteranno avanti per la piena attuazione della Convenzione dell’ONU sui diritti dell’infanzia. Ha bene espresso lo spirito che UNICEF riconosce al C.C.R. uno dei consiglieri che con molta naturalezza e semplicità ha suggerito ai compagni di scuola di guardare all’avvicendarsi dei consigli comunali dei ragazzi come ad un “corpo unico” che porta avanti una molteplicità di idee.
Non sono parole messegli in bocca da altri, è un pensiero suo. La collaborazione tra Scuola e Comune attraverso le figure dell’educatore, dell’insegnante referente per il C.C.R. e del funzionario comunale ha come fine un percorso di educazione civica per i nostri ragazzi che non consiste in lezioni cattedratiche, ma nell’ascoltare le loro esigenze e le loro opinioni, assicurando loro la possibilità di esprimersi liberamente in “tutte le questioni che li riguardano” e supportandoli nel coordinare le attività.
Il C.C.R. non è affatto una copia del Consiglio comunale degli adulti, di cui non rispecchia la contrapposizione minoranza/maggioranza né un’emanazione dell’Amministrazione locale, si rapporta con il governo locale e con le pubbliche Istituzioni come portavoce dei diritti dell’infanzia richiamando l’attenzione di tutta la comunità sulla necessità di coinvolgere i bambini come partecipanti attivi e informati.
Ogni Amministrazione locale deve essere sensibile a questo richiamo, non solo perché riconoscere la priorità dei diritti dell’infanzia è un obbligo giuridico per gli Stati che hanno ratificato la Convenzione dell’ONU, ma anche perché si deve essere consapevoli che la formazione civica dei bambini è di importanza cruciale per il futuro della società e il C.C.R. è uno strumento che permette a bambine e bambini di far sentire i loro diritti e di imparare, nello stesso tempo, come contribuire essi stessi, per quanto concerne l’ambito della loro esperienza, al miglioramento della vita propria e della comunità di cui fanno parte.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 13 Novembre 2013
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