Imu, Gallarate abbassa le aliquote del 10%

Abolita dal governo centrale l'Imu sulla prima casa, il Comune riesce a ridurre anche le alte aliquote su seconde case e immobili commerciali e produttivi, per 2 milioni di euro. Correttivi in vista anche per la Tares

L’imposizione fiscale legata all’Imu, a Gallarate, diminuirà. Era una ipotesi mesi fa, ma la conferma è arrivata oggi, 20 novembre, dal sindaco, da parte del sindaco Edoardo Guenzani, e dall’assessore al bilancio, Alberto Lovazzano. I cittadini gallaratesi pagheranno oltre 2 milioni di euro di Imu in meno su seconde case e edifici produttivi e commerciali, al netto dunque dell’abolizione dell’Imu sulla prima casa. «Era già volontà dell’amministrazione ridurre la pressione fiscale nei confronti dei cittadini, abbiamo raggiunto questo obbiettivo non senza fatica» dice il sindaco Guenzani. «L’aliquota sarà ridotta dall’1,06 allo 0.96». Un 10% in meno circa a favore di proprietari di seconde case (con un’esenzione in più, vedremo), aziende, artigiani e commercianti.

Il punto di partenza – riconoscono sindaco e assessore – non era affatto buono. «L’abbassamento – ha sottolineato il sindaco Guenzani – è frutto di un lavoro faticoso negli ambiti del controllo sui conti e della riduzione della spesa. Ci rendevamo di essere tra i Comuni con le aliquote più alte, le aliquote del 2012 erano dovute a uno stato di necessità e alla doverosa sistemazione del bilancio. Adesso possiamo rispettare l’impegno preso allora, quello di diminuire l’imposizione». Nel concreto, l’Imu versata a Gallarate nel 2012 ammonta a 28.666.000 euro, dei quali 20.398.000 sono “rimasti in città”, mentre 8.268.000 sono andati all’Amministrazione centrale. Una salassata, come hanno a lungo rilevato anche le forze d’opposizione. E ora? L’effetto combinato dell’opera svolta dal Comune e delle nuove disposizioni in materia (in caso di conferma allo stop relativo alla seconda rata) ridimensiona la cifra complessiva per il 2013 di 7.195.000 euro: 21.471.000 euro (14.761.000 “comunali” e 6.710.000 allo Stato). Di questu, una parte è legata all’Imu prima casa abolita, l’altra da scelte di bilancio del Comune.
Per quanto concerne gli assestamenti al Bilancio Preventivo, il Comune aveva già individuato alcune spese non strettamente indispensabili (rientro anticipato mutui e alcuni investimenti) per 1.351.000 euro (chiusura di alcuni mutui e riduzione di spesa corrente che era stata destinata in modo anomalo agli investimenti),  che a luglio si ipotizzata di usare appunto per l’eventuale riduzione dell’IMU che oggi si realizza.  A questo si somma un’assegnazione, da parte dell’Amministrazione Centrale, non solo in linea con le previsioni del Comune ma maggiorata di circa 150.000 euro, più un’aggiunta di 266.000 euro (Imu agli immobili comunali), per un totale di 416.000 euro.  È stata, inoltre, effettuata una scrupolosa opera di “pulizia” da parte del Comando Vigili sulle contravvenzioni arretrate: le multe arretrate sono state recuperate e, al netto dei proventi vincolati alla sicurezza stradale, l’operazione porta ulteriori 337.000 euro. Si aggiungono al calcolo, infine, la riduzione del fondo di riserva per 150.000 euro (possibile in virtù del periodo dell’anno) e una serie di aggiornamenti su spese ed entrate. 

Le manovre e i correttivi studiate dall’assessore Lovazzano (nella foto) e dagli uffici portano appunto ad una disponibilità di 2.170.000 destinati alla riduzione generalizzata dell’IMU non prima casa di 10 centesimi (da aliquota 1,06 ad aliquota 0,96). Ci saranno aliquote particolari per alcune categorie d’immobili o proprietari? Solo una, spiega il sindaco, quella per gli italiani residenti all’estero (iscritti agli appositi registri) che fino ad oggi si trovavano a pagare l’Imu sulla seconda casa. Non sono previste invece esenzioni «per gli immobili concessi in comodato d’uso dai genitori ai figli»: «significava – spiega Guenzani – 300mila euro da compensare con altre entrate, l’abbiamo rinviato all’anno prossimo», anche in relazione ad una probabile modifica della legge nazionale che dovrebbe intervenire sulla questione comodato. «Il bilancio di Gallarate – ha precisato l’assessore Lovazzano – è stato approvato a luglio ma in quel momento gli intenti dello Stato sull’IMU, soprattutto sulla prima casa, erano in discussione. Ora che la situazione si è chiarita possiamo procedere». In aggiunta a questo, il Comune sta studiando anche nuove modifiche per "assorbire" gli aumenti della tassa sui rifiuti Tares per alcune categorie particolarmente colpite dagli aumenti disposti dal governo centrale. Un tema sentitissimo dai commercianti, come tstimoniato dall’ "assedio" al municipio di Samarate di pochi giorni fa.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Novembre 2013
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