“Il sorriso di Nonna Olga non potrà spegnersi”
Nella chiesa di ss Pietro e Paolo a Varese l'ultimo saluto a Olga Scremin, la storica amica dei gatti varesini
«Il sorriso di nonna Olga non potrà spegnersi ma resterà tra noi con un tocco di simpatia e bontà»: così è stato dato, nella chiesa di ss Pietro e Paolo a Varese, l’ultimo saluto a nonna Olga Scremin, la storica amica dei gatti varesini, infaticabile volontaria amica degli animali che è morta improvvisamente sabato, in piazza Repubblica, proprio il giorno dell’inaugurazione del mercatino natalizio che la vedeva, ancora una volta, protagonista. A pronunciarla, il parroco che ha sottolineato anche che «Una morte così imprevista per una persona così carica di simpatia crea smarrimento nei nostri cuori. Sono questi i momenti che ci ricordano che noi dipendiamo da altro: rendiamo questo nostro gesto di affezione anche un gesto di letizia: per vivere questo momento di mestizia con la fiducia che le persone scomparse al nostro sguardo terreno in realtà ci stanno seguendo dall’alto».
«Ho avuto l’onore di conoscere nonna Olga, e ho conosciuto meglio in questi giorni anche i suoi figli Renzo e Paolo – spiega il parroco di Biumo Inferiore – E abbiamo concordato che la prima cosa che abbiamo imparato dall’insegnamento di nonna Olga è che l’uomo non è il padrone della creazione, ma ne è il suo custode: ci ha insegnato la cura degli animali ci ha aiutato ad avere consapevolezza che tutto ci è dato, che quel di cui godiamo non è nostro. La sua vitalità il suo essere in piazza per i suoi banchetti a favore degli animali con l’acqua, il vento, la neve, era il suo modo per riconoscere che tutto è dono».
Ma il carattere solare di Nonna Olga ha lasciato una seconda eredità: «Quella di un amore equilibrato. Insieme a quello per gli animali lei aveva anche un grande amore per gli uomini: per i suoi figli e i suoi nipoti, per i bambini e gli anziani, per tutti. Spesso portava i cioccolatini che regalava un po’ a tutti, anche all’oratorio: aveva la mentalità del dono. Il suo cuore non e rimasto in piazza repubblica: ci ha insegnato a vivere in un modo piu adeguato, più umano».
Alle parole del parroco, si sono poi aggiunte quelle pronunciate da uno dei nipoti: che hanno letto una sua lettera proprio a loro, spedita nel 2000, che ammette di "essere stata un po’ burbera" e di avere passato "momenti difficili" ma "superati insieme". A questa intima lettera si è aggiunto il ringraziamento da parte dei figli, sul sagrato della chiesa, alle numerose persone intervenute: «Senza di voi mia madre non sarebbe stata quello che è stata» cioè Nonna Olga: divenuta, per simpatia e presenza umana, un pezzo di Varese che resterà nei cuori.
E proprio per la sua simpatia e quel modo solare di prendere le persone, ha avuto senso anche l’omaggio di Enzo Bifulco, presidente di Actl Varese, grande organizzatore delle feste di Biumo e della città, oltre che animatore e cantante: che ha scelto di salutare nonna Olga con un vero e proprio concerto, davanti al sagrato, al ritmo di musiche allegre e natalizie. «A Nonna Olga piaceva il canto, e che noi fossimo felicie» ha esordito, prima di suonare per lei "Bamboleo" e "Disco Samba" "Jingle bells rock" e "What a wonderful word". Successi a prima vista stridenti con una cosi triste funzione, eppure molto vicini al suo modo di prendere la vita: ed è forse proprio il successo di Louis Armstrong ad avere saputo raccontare al meglio l’addio alla vita di una donna piena di vita.
Dopo la cremazione, Olga Scremin riposerà vicino al marito, Franco Ventura, a Gazzada Schianno.
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