L’ascensore della stazione, fermo da mesi
Di recente la stazione di Cavaria-Jerago è stata rinnovata, come le altre della linea Gallarate-Varese. Ma i due ascensori per le due banchine non sono mai stati attivati: la video-denuncia di uno studente
Gli ascensori ci sono da mesi, ma non si possono usare, inattivi da mesi. La denuncia in video è portata avanti dal giovane Andrey Chaykin, studente universitario e attivista studentesco, e riguarda la stazione ferroviaria di Cavaria con Premezzo, che è usata anche dai pendolari e viaggiatori occasionali di altri popolosi Comuni vicini. «Sono stati installati otto mesi fa e non sono ancora entrati in funzione, il Comune non si è ancora attivato e non si capisce cosa si stia aspettando», spiega Andrey nel breve video registrato in stazione.
Quest’estate la ferrovia Gallarate-Varese è stata interessata da impegnativi cantieri, con il rifacimento delle banchine che ha previsto anche lo stop ai treni per il mese di agosto, sostituiti da autobus: il disagio dovrebbe essere ripagato da nuovi impianti, ma almeno per quanto riguarda gli ascensori tutto è rimasto a metà. «Non tocca solo Cavaria, ma altre stazioni come Gallarate, Albizzate e Castronno, mentre a Varese non è previsto nessun adeguamento», dice ancora Andrey Chaykin, che ci ha spiegato di aver contattato anche gli uffici di RFI (la società che gestisce le stazioni FS) di Milano Porta Garibaldi e Varese. «Non riesco a capire cosa stiamo aspettando, spendiamo miliardi di euro per un’opera come Expo, inutile o quasi inutile a mio parere, e non riusciamo ad adeguare un semplice ascensore». A Gallarate, per vedere in funzione gli ascensori per i binari 3-4 e 5-6, ci vollero molto tempo e – anche qui – qualche denuncia sui ritardi nell’attivazione.
Andrey lamenta anche l’atteggiamento del Comune e proprio ai rappresentanti abbiamo chiesto conto: anche in Comune, però, si dicono in attesa di un qualunque segnale da parte delle ferrovie, che è competente sulle sue aree private: «Avevamo già mandato una nota a settembre a RFI, anche per escludere nostre responsabilità sugli impianti esistenti», dice il sindaco Alberto Tovaglieri. «Siamo anche noi ancora in attesa di una risposta». Nel frattempo, il video dello studente Chaykin ci prova, a riaccendere l’attenzione sulla questione.
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