Oggi Laura Prati avrebbe compiuto 50 anni
La sindaca di Cardano era nata il 9 dicembre del 1963. Questa mattina la sua pagina Facebook ha iniziato a riempirsi di saluti e di ricordi, a cinque mesi dall'agguato che le è costato la vita
I social network, asettici strumenti, non sanno forse neppure cos’è la morte. Quando si muore, il profilo Facebook di una persona rimane "vivo", a volte silenzioso e incongruo (uno spazio senza risposte), in attesa della disattivazione, a volte frequentato come un luogo degli affetti: succede così per Laura Prati, la sindaca di Cardano al Campo morta a luglio dopo l’agguato nel suo ufficio, che oggi – lunedì 9 dicembre – compirebbe 50 anni. Fin dal mattino sul suo profilo Facebook sono comparsi messaggi affettuosi, immagini, foto di battaglie condivise in passato: come se il social network fosse ancora un luogo d’incontro con chi è scomparso. Del resto, Facebook consiglia in automatico di lasciare un saluto a chi è nato quel giorno, non sa cosa è successo ad una persona. Forse al primo momento un ricordo affidato ai social lascia un po’ interdetti, ma non è forse così anche nei luoghi della vita reale, dove si piange e si parla davanti ad una fotografia? E a ben vedere, scorrendo solo la bacheca Facebook, è da luglio che i pensieri sul web tengono vivo il ricordo. «Ovunque tu sia», come scrive qualcuno sulla pagina. Sul suo profilo Laura ha il volto una foto sorridente e impegnato, in una qualche serata al Quarto Stato, il circolo della Casa del popolo di Cardano. È una delle immagini più recenti, insieme a quella – intensa – scattata alla presentazione del Mast 2013 (quella che usiamo in questa pagina).
Proprio domenica, alla vigilia del giorno in cui Laura avebbe compiuto 50 anni, Cardano ha celebrato l’elevazione a città, un passaggio a cui la sindaca teneva molto, perché sanciva anche il riconoscimento della ricchezza di strutture sociali (le associazioni, le comunità per disabili, i luoghi della cultura e tanto altro) costruite nell’arco di 150 anni dall’unità d’Italia. Cardano ha vissuto una giornata di festa, ma il dolore era evidente, nelle parole e negli occhi di molti.
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