Alessio Nicoletti interviene sul Castello di Belforte
Il consigliere comunale attacca la Giunta in merito al recupero del vecchio maniero
Riceviamo e pubblichiamo
Mi pare di poter dire che sul Castello di Belforte la Giunta Fontana non abbia più alcuna attenuante. Inutile ripercorrere oggi tutti gli interventi e le numerosissime sollecitazioni, rivolte nel tempo e da più parti, per favorire un recupero possibile del vecchio maniero. Una situazione che ci portò nel 2009 a dire: ”Intervento immediato o demolizione”. Una provocazione, figlia di una evidente situazione di abbandono, che aveva l’obiettivo di smuovere la Giunta Fontana sull’argomento. Finalmente nel 2010 con delibera n. 37, il Consiglio Comunale di Varese dava mandato alla Giunta Comunale di attivare gli atti necessari per acquisire, nella forma economicamente meno onerosa, le quote private restanti del compendio immobiliare, consentendo il ricorso, se del caso, alle procedure previste per l’acquisizione coattiva dei beni culturali, eliminando così la scusa sempre accampata per non fare nulla, ossia la proprietà. Inoltre, nella stessa delibera si dava mandato agli uffici dell’Area X^ Lavori Pubblici di procedere alla redazione di uno studio di fattibilità/progetto preliminare inerente la possibilità di recupero del complesso immobiliare storico. Da quel momento, il nulla. Per questo il 29 Febbraio 2012 sollecitavamo con apposita interrogazione comunale il rispetto della sopraccitata delibera di Consiglio Comunale, proponendo anche il recupero a rudere del castello come soluzione progettuale. Un recupero possibile, secondo noi, con la messa in sicurezza del castello, anche attraverso l’ abbattimento delle parti non di pregio, e la valorizzare delle rimanenti con idonea cartellonistica che permetterebbe di conoscere la storia del vecchio maniero. La risposta dell’Amministrazione Comunale fu immediata (marzo del 2012). Nella risposta a firma del Vice Sindaco ci veniva riferito che quanto previsto nella delibera consiliare aveva avuto successivi momenti applicativi da parte degli uffici con una serie di incontri con i proprietari delle porzioni da acquisire e che non si sarebbe mancato di riprendere ed accelerare l’iter così da dare compimento al dettato consiliare, tenendo conto anche del prezioso suggerimento del recupero a rudere, che il Vice Sindaco aveva affermato di condividere. Ottimismo, inopportuno visto la situazione di stallo che ne è seguito. La Giunta Comunale non ha più alcuna attenuante e per quanto ci riguarda chiediamo che venga rispettata quanto prima la delibera n. 37 del 2010 del Consiglio Comunale.
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