Perquisizioni ai fiancheggiatori, colpo al clan Tripodi
Il clan vibonese, secondo la Dda di Catanzaro, si sarebbe servito di una serie di personaggi ai quali far gestire attività economiche legali e non, residenti tra Castiglione Olona, Busto, Legnano, Parabiago
 Ancora indagini contro la ‘ndrangheta nell’Altomilanese, a conferma di una presenza capillare su tutto il territorio. La Dda di Catanzaro ha messo a segno una nuova operazione contro il clan Tripodi di Vibo Valentia dopo quella portata a termine nel maggio del 2013 e denominata Libra. Questa volta i magistrati e i comandi di Carabinieri e Guardia di Finanza di Vibo Valentia hanno perquisito diverse sedi di società e abitazioni con sedi in tutta Italia e in particolare nella bergamasca – dove sono stati perquisiti anche gli uffici della nota emittente radiofonica Rtl per un’assunzione di un uomo dei Tripodi da parte della “Gesti.Tel Srl”, società riconducibile allo stesso gruppo (che si dice estraneo, ndr) – e nell’Altomilanese tra Legnano, Parabiago, Castiglione Olona e Busto Arsizio.
Ancora indagini contro la ‘ndrangheta nell’Altomilanese, a conferma di una presenza capillare su tutto il territorio. La Dda di Catanzaro ha messo a segno una nuova operazione contro il clan Tripodi di Vibo Valentia dopo quella portata a termine nel maggio del 2013 e denominata Libra. Questa volta i magistrati e i comandi di Carabinieri e Guardia di Finanza di Vibo Valentia hanno perquisito diverse sedi di società e abitazioni con sedi in tutta Italia e in particolare nella bergamasca – dove sono stati perquisiti anche gli uffici della nota emittente radiofonica Rtl per un’assunzione di un uomo dei Tripodi da parte della “Gesti.Tel Srl”, società riconducibile allo stesso gruppo (che si dice estraneo, ndr) – e nell’Altomilanese tra Legnano, Parabiago, Castiglione Olona e Busto Arsizio.
Qui sono stati perquisiti alcuni soggetti che sono considerati contigui agli ambienti criminali. Le perquisizioni erano finalizzate alla ricerca di documentazione volte a dimostrare rapporti economici tra Salvatore Valenzise (residente a Castiglione Olona ma arrestato a Vibo Valentia), Orlando Tripodi (figlio del boss vibonese Nicola Tripodi), Enrico Barone (residente a Legnano), Massimo Murano di Busto Arsizio (già arrestato nel maggio 2013), il 54enne Fulvio Migliano, di Parabiago, e il 47enne A.L.M., di San Vittore Olona. In particolare i carabinieri si sono concentrati su Salvatore Valenzise, visti anche i suoi precedenti penali per estorsione, che tirava le fila – secondo gli inquirenti – del riciclaggio di denaro sporco per contro della cosca vibonese sia nell’ambito dell’edilizia che in quello del commercio.
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