Adl contro Agesp: “Con le 30 mila ore di straordinari si potevano assumere 50 persone”

Il sindacato attacca ancora sull'eccessivo uso degli straordinari nel settore ecologia: "E' un lavoro usurante, non si possono fare 3-4 ore di straordinari al giorno"

Il sindacato Adl torna a parlare della questione l’uso eccessivo degli straordinari da parte di Agesp nel 2013, le famose 30 mila ore che i dipendenti – soprattutto del settore ecologia – hanno lavorato oltre l’orario normale. L’amministratore unico di Agesp Gianfranco Carraro aveva spiegato i motivi che avevano portato a fare un uso così massiccio dell’istituto ma il sindacato vuole controbattere. Di seguito riportiamo la nota inviataci

In merito alla vicenda dell’eccessivo utilizzo delle ore straordinarie recentemente dichiarate da Agesp per il settore dell’igiene ambientale, ci preme chiarire, non per eccessivo piacere nella polemica, che 30 mila ore di straordinari sono parenti di 500 mila euro di costo complessivo e che, con tale cifra, si possono assumere tranquillamente e senza costi aggiuntivi, almeno 50 operatori part-time. In questo modo non solo si consente un servizio migliore alla cittadinanza ma si riducono i malanni degli operai che, lavorando sensibilmente meno ore, avrebbero un impatto meno devastante per la loro salute.

La posizione della nostra O.S. è molto chiara: è impensabile considerare “normale” un orario di lavoro che prevede 3-4 ore di straordinario al giorno per una attività usurante come quella svolta dagli operatori ecologici, senza riflettere sulle conseguenze che questa attività può avere sulla salute dei lavoratori: Non si può sempre anteporre gli interessi economici davanti alla salute dei lavoratori soprattutto per una azienda a partecipazione comunale.
Come si può ritenere “giustificabili” una quantità tale di ore straordinarie svolte in attività usurante e poi dichiarare candidamente che molti lavoratori, proprio per il lavoro che svolgono, non sono più in grado di fare la mansione perche sono diventati “inidonei” e questo ricade sugli altri operatori.

Come si fa a fare battute poco edificanti sulle “presunte” malattie di alcuni “furbetti” lasciando ad intendere che i relativi medici rilascerebbero falsi certificati medici, quando gli operai si fanno centinaia di ore di lavoro all’addiaccio in inverno, e se si permettono di andare in malattia si devono sentire dei “furbetti”? Come si possono considerare “motivi etici” la rinuncia agli straordinari da parte degli operatori proprio per non mettere a rischio la propria salute? In proposito,invitiamo il D.G. a svolgere qualche giornata lavorativa,facendo la raccolta rifiuti e quant’altro,forse si potrà rendere conto di quanto è usurante il lavoro che fanno e forse si renderà conto che 10/12 ore al giorno sono eccessive; il resto sono tutte chiacchiere e un “arrampicarsi sui vetri” i fatti lo dimostrano.

E ancora! Non erano pianificabili o prevedibili gli straordinari fatti nel 2013? allora dobbiamo spostare il ragionamento sulla capacita manageriale della direzione Agesp che non riesce a programmare l’attività del settore e non è stata in grado di valutare gli effetti negativi che ha avuto la riforma Fornero.

Lo scopo del nostro primo comunicato era finalizzato alla riflessione e alla correzione del “problema” invece, dalle risposte arrivate attraverso i giornali e i mass-media, prendiamo atto che l’intenzione della nuova dirigenza Agesp, in continuità con la precedente, è quella di mantenere in essere lo stesso metodo di gestione finendo per fare addirittura dichiarazioni decisamente fuori luogo come la velata minaccia di licenziare i lavoratori per poter assumerne altri, come proposto da una certa O.S.: ADL non ha mai avanzato l’ipotesi di licenziare i lavoratori per fare spazio ai nuovi assunti, anzi, riteniamo assolutamente disdicevole fare una simile ipotesi solo per accattivarsi l’opinione pubblica e mettiamo a disposizione dei lavoratori la nostra struttura nel caso l’azienda dia seguito a quanto asserito.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 30 Maggio 2014
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