C’è anche Varese nell’associazione internazionale per le staminali

Entusiastici i commenti in occasione della nascita dell'organismo che riunisce studiosi e aziende per lo studio delle cellule prenatali nella cura di malattie degenerative

«La cerimonia inaugurale dell’International Perinatal Stem Cell Society di San Francisco è una delle numerose iniziative che abbiamo intenzione di intraprendere per mettere in atto il potenziale clinico delle cellule staminali prenatali». Lo ha dichiarato da San Francisco Kyle J. Cetrulo, direttore generale dell’International Perinatal Stem Cell Society – IPSCS (Associazione Internazionale Cellule Staminali Prenatali www.perinatalstemcells.com), in occasione della nascita dell’Associazione.

«Le staminali prenatali – spiega Cetrulo – sono cellule staminali caratterizzate dalle vantaggiose proprietà sia delle staminali adulte che delle embrionali, senza avere implicazioni etiche poiché il 99% di tutti i tessuti prenatali vengono scartati al parto. Queste cellule hanno la potenzialità di curare malattie come ferite croniche, ustioni, ictus, paralisi cerebrali, diabete e una serie di altre patologie debilitanti».

«Sono entusiasta perché il clima che si respira a San Francisco è di grande speranza per il futuro. Le staminali prenatali placentari porteranno a una vera e propria rivoluzione della medicina, non solo curando molte patologie terribili, ma anche aiutando a combattere il più inesorabile di tutti i processi: l’invecchiamento». Con queste parole, Marco Reguzzoni, fondatore di Biocell Center, il primo gruppo al mondo ad aver sviluppato una tecnologia per la conservazione delle cellule staminali prenatali, commenta da San Francisco la nascita dell’Associazione di cui è socio fondatore.

Le cellule staminali prenatali che hanno la potenzialità di trattare le malattie degenerative legate al deterioramento nel tempo dei tessuti e degli organi potrebbero, infatti, prolungare e migliorare la qualità della vita.

A illustrare le enormi potenzialità di queste cellule durante il Perinatal Stem Cell Society Forum in corso a San Francisco, anche la professoressa Ornella Parolini, Direttore del Centro di Ricerca E. Menni della Fondazione Poliambulanza di Brescia, che ha parlato di staminali estratte dalla membrana amniotica e utilizzate, tra l’altro, nella cura delle lesioni alla cornea. È intervenuto, inoltre, il professor Paolo De Coppi, chirurgo pediatrico diviso tra il Great Ormond Street Hospital for Children e l’UCL Institute of Child Health di Londra e l’Università di Padova.

L’Associazione Internazionale Cellule Staminali Prenatali conta tra i suoi soci fondatori su ben quattro italiani, la “pattuglia” più numerosa dopo gli scienziati USA. Si tratta di due scienziati e due imprenditori, attivi nel campo delle cellule staminali prenatali: il professor Giuseppe Simoni, genetista e tra i massimi esperti mondiali dei villi coriali; il professor Claudio Giorlandino, ginecologo, segretario nazionale della Società Italiana di Diagnosi Prenatale e direttore dell’Artemisia; Federico Maggi, fondatore e titolare del TOMA, tra i laboratori europei più importanti nelle analisi cellulari; e Marco Reguzzoni, AD di Biocell Center.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 08 Maggio 2014
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