Il calcio femminile punta a tornare in serie A. Parte il concorso “I like it”
Progetto di tre anni per la società dopo il l'ottimo piazzamento in serie B: "Puntiamo a coinvolgere il territorio per far sentire propria la squadra". Il concorso fotografico ha già raccolto testimonial come Ilaria D'Amico, Bruno Longhi, Alberto Brandi e Federico Novella
Il Calcio Femminile Tradate punta a tonrare in serie A. Non solo con le proprie imprese sul campo, ma anche con il coinvolgimento della città, dei tifosi, del territorio, per sostenere la propria squadra. L’ultima stagione in serie B si è conclusa per il Tradate con un buon piazzamento al 6° posto della classifica. Ora, si pongono le basi per i prossimi anni: «In tre anni vorremmo tornare in serie A – spiega la preisdente Savina Pasciutti -. Lo vogliamo fare anche rafforzando i legami coi tifosi, con il territorio, per questo abbiamo anche lanciato iniziative che vanno oltre la parte agonistica».
Ed ecco che arriva quindi il concorso fotografico "I like it", che ha trovato testimonial del mondo sportivo come Ilaria D’Amico, Bruno Longhi, Alberto Brandi e Federico Novella, che si sono fatti promotori dell’iniziativa fotografica per sostenere il mondo del pallone in rosa. “Calcio Femminile – I like it”: è questo lo slogan della nuova iniziativa, nata da un’idea di mister Luigi Magurno (allenatore delle giovanissime del Tradate), al fine di sostenere e diffondere il calcio femminile.
Tutti possono partecipare inviando una foto con il cartello. Basta farsi unbo scatto col telefono cellulare e inviarlo a franca.oman@gmail.com oppure anche a Varesenews alla mail manuel.sgarella@varesenews.it.
Tutte le foto saranno pubblicate sul sito www.calciodonne.it e dovranno pervenire entro il 31 agosto. A settembre potranno essere votate e vi sarà poi la premiazione. «Uno spot, quello ideato da mister Magurno, semplice e diretto, volto a sradicare l’idea che il calcio sia prettamente prerogativa maschile – spiegano dall’Acf Tradate -, con l’obiettivo di livellare lo squilibrio numerico fra le iscrizioni bambini e bambine nei settori delle scuole calcio e di far crescere l’interesse e l’attenzione nei confronti della qualità e del talento sportivo delle nostre giocatrici, mostrato agli occhi del mondo in occasione del bronzo conquistato ai Mondiale under 17 svoltisi in Costa Rica lo scorso Marzo».
Più amplio il progetto che ha in mente la società, come spiega Savina Pasciutti: «Vorremmo far si che tutto il territorio senta propria la squadra e la società. L’Acf Tradate oltre alla prima squadra coinvolge anche un centinaio di giovani ragazze del settore giovanile e una decina di allenatori e operatori. Il fulcro del progetto è la nostra sede, ovvero il campo di via Oslavia a Tradate, la nostra casa che negli ultimi dieci anni ha cambiato volto, diventando un vero centro di aggregazione sportiva e non solo. Siamo studiando il modo in cui coinvolgere tutti. Ci faremo sentire noi, andranno in giro le stesse ragazze della squadra per fare le foto: vogliamo essere noi le protagoniste di questo cambiamento».
«Questa crescita vorremmo che andasse di pari passo anche con la crescita delle strutture sportive – aggiunge la Pasciutti -, se cresciamo noi coinvolgendo la città, migliorano anche le strutture e magari sono tutti più motivati a investire in questo settore, soprattutto dal punto di vista degli impianti, nella manutenzione e nella realizzazione di nuove possibilità. Vorrei che così la città sentisse proprio lo sport, non solo l’Acf».
Prossimo grande appuntamento del progetto è la grande grigliata della società, in programma il 15 giugno al centro sportivo di via Oslavia. Iniziativa a cui chiunque potrà partecipare e durante la quale saranno premiate anche le migliori atlete della stagione. «Quel giorno – conclude Savina – sarà il lancio ufficiale per il nuovo grande progetto dell’Acf Tradate».
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