“Il Comune mi dia una casa”, ma mancano i soldi

Un cittadino marocchino chiama in redazione per lamentarsi della difficoltà in cui versa la famiglia. La risposta del sindaco: “Mano tesa a chi ha bisogno, a patto che si accontenti delle soluzioni”

grantolaDi cognomi non è giusto farne, in questa storia, dal momento che ci sono in ballo le sorti di due minori, che vanno protetti; ma Mohammed, 35 anni, immigrato dal Marocco e residente a Grantola con moglie e due figli piccoli, non ce la fa più. «Qualcuno mi aiuti, oggi scade la convenzione col B&b dove mi trovo con la mia famiglia e da domani sarò in mezzo alla strada» dice al telefono, avvertendo la redazione della situazione in cui versa. Una chiamata di aiuto che non facciamo cadere. In Comune sono a conoscenza della situazione. Il sindaco Adriano Boscardin, avvisato al telefono spiega come stanno le cose. «Si tratta di una persona che ha avuto problemi di lavoro e oggi cerca di trovare un posto per la sua famiglia dopo uno sfratto esecutivo, 20 giorni fa. E’ venuto in Comune e ha parlato più volte con me. La richiesta era di avere un tetto sotto cui poter stare con la propria famiglia: una moglie e due bimbi di un anno e mezzo e 4 anni. Un problema per molte persone che ci chiedono aiuto a cui con grande difficoltà cerchiamo di rispondere». «Gli avevo trovato un paio di appartamenti ad un canone molto basso: erano da pulire, imbiancare, ma costituivano una soluzione temporanea: niente da fare, chiedeva a tutti i costi che gli venisse affidato un appartamento comunale. Il Comune ha la disponibilità di alcuni immobili, purtroppo dichiarati inagibili. Per renderli abitabili è necessario spendere almeno 40 mila euro e questi soldi non li abbiamo; l’amministrazione ha optato per una proposta temporanea vale a dire il soggiorno in un B&b della zona per un periodo limitato: nel frattempo il signore avrebbe potuto cercare un’altra soluzione».
Il soggiorno pagato dal comune nel B&b scade oggi, e la famiglia marocchina deve abbandonare la struttura. Da qui l’sos per telefono alla redazione.
«Ho investito del problema la prefettura e persino il consolato marocchino per risolvere il problema – conclude Boscardin – . Chiediamo a questa persona un po’ di flessibilità e adattamento, dal momento che gli sono stati offerti degli immobili in affitto: sarebbe sufficiente imbiancarli e rimetterli a nuovo. Ma nulla, non vi è stato verso di farlo ragionare. Non siamo disponibili a dare una soluzione alla sua condizione. Gli offriamo un contributo per trovare un’altra soluzione abitativa temporanea: altro non possiamo davvero fare».

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 30 Giugno 2014
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.