Costi raddoppiati e tempi biblici per il ponte lungo l’Olona
Dagli iniziali 40.000 euro il costo è schizzato a 70.000 e incombe una battaglia legale. “Chiederemo di prendere in carico il ponte -spiega il sindaco Federico Simonelli- ma quelle spese non le pagheremo noi"
Errori progettuali, interventi sbagliati, valutazioni superficiali e battaglie legali. Il tutto condito da costi impazziti. E’ di una comica tragicità la vicenda della ristrutturazione del ponte che attraversa l’Olona lungo la pista ciclopedonale al confine tra Gorla e Fagnano i cui lavori per la messa in sicurezza sono iniziati lo scorso novembre. Non solo il ponte non è ancora stato riaperto ma durante lo svolgimento dei lavori (per un costo di 40.000 euro) è successo di tutto: a gennaio il consorzio del fiume Olona ha fatto causa ai due comuni per capire chi dovrà assumersi l’onere di questa spesa e in primavera ci si è accorti che una delle travi portanti della struttura andava sostituita. Solo quest’ultimo intervento ha richiesto ulteriori 30.000 euro e nel frattempo il ponte rimane sbarrato.
«Venerdì prossimo io e il sindaco di Gorla ci incontreremo per prendere ufficialmente in carico il ponte» spiega il nuovo sindaco di Fagnano, Federico Simonelli. Le due amministrazioni hanno già definito un protocollo d’intesa «per gestire anche la manutenzione della struttura, dividendola a metà» ma tutto questo tenendo ben presente una questione: «noi ci occuperemo della manutenzione futura». Tradotto: le spese per l’intervento degli scorsi mese rimarranno a carico del consorzio che, comunque, «dovrà fornirci tutta la documentazione per verificare la corretta agibilità della struttura». Sui tempi che porteranno alla riapertura dell’attraversamento non ci sono dunque ancora certezze anche se, spiega Simonelli «faremo il possibile per porre fine a questa paradossale vicenda il prima possibile».
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