La ripresa è rinviata lo dice la cassa integrazione

Ai primi di luglio i dati sull’import export relativo al primo trimestre del 2014 diffusi da Univa vedevano una contrazione dell’export in provincia di Varese dell’1,7% e invece un incremento dell’import del 9,5%. Il segnale veniva interpretato positivamente, cioè come una ripresa degli approvvigionamenti da parte delle imprese, in previsione di un potenziale recupero della produzione. I dati della cassa integrazione del secondo trimestre dell’anno ci dicono che purtroppo questa ripresa è rinviata, almeno si spera, alla seconda metà dell’anno.
Infatti, se è vero che la cig del secondo trimestre cala del 22,3% sul primo trimestre dell’anno e del 6,6% rispetto al secondo trimestre dello scorso anno, avvicinandosi ai più bassi livelli del 2011, è anche vero che questo non è l’andamento della cig ordinaria, l’indicatore più sensibile alla congiuntura. In questo caso il segno è meno rispetto al secondo trimestre del 2013 (-15,9%), ma è più sul primo trimestre del 2014 (+3,2%), segnale che l’attività produttiva è rimasta stabile.

Cassa integrazione in deroga -Diminuisce invece sensibilmente  (-50,3% sul primo trimestre dell’anno), ma in questo caso un ruolo importante lo gioca il rallentamento della decretazione per il blocco delle risorse a livello ministeriale, tanto da giustificare una mobilitazione unitaria delle organizzazioni sindacali nei prossimi giorni per il loro pieno sblocco. Anche la cig straordinaria segna un pronunciato rallentamento, del 51,2% rispetto al primo trimestre dell’anno e del 14,6% rispetto al secondo trimestre del 2013. Questo è un dato senz’altro positivo, perché rappresenta il miglior secondo trimestre dal 2010, ma non va scordato che segue il trimestre peggiore degli ultimi 4 anni, battuto solo dal primo trimestre del 2010.
«Ci troviamo quindi nella solita situazione di luci e ombre –  dice Sergio Moia, della segreteria della Cisl dei laghi – che ci sta accompagnando dall’inizio dell’anno e che questa volta è peggiore del dato nazionale, dove tutte e tre le gestioni della cig sono in calo. Rispetto ai settori, la cig ordinaria cresce nel tessile, chimico, editoriale e in modo accentuato nel settore edile; diminuisce nel meccanico. La cig straordinaria diminuisce in modo generalizzato, tranne che nei settori tessile, editoriale e del commercio».