“Troppe strisce blu, la città invasa dai puffi”

Affondo del gruppo politico "Saronno al centro" che critica la scelta dell'amministrazione comunale di far diventare a pagamento, ovvero con strisce blu, diversi parcheggi della città

«Da qualche giorno intorno alla ZTL di Saronno e in corrispondenza di ‘punti di interesse’ piovono puffi. Si spiaccicano sul selciato tracciando forme ben definite: righe blu che invadono vaste porzioni di Saronno. Uno spettacolo davvero truce! Vabè: i puffi non esistono, ma i cittadini sì. E di norma chiedono di vivere la città senza versare continui oboli: che pretesa poco puffosa». Parole del gruppo politico Saronno al centro che critica la scelta dell’amministrazione comunale di far diventare a pagamento, ovvero con strisce blu, diversi parcheggi della città. 

«Che l’amministrazione Porro amasse dipingere le strade era cosa ormai assodata – prosegue Francesco Banfi dal gruppo -: i ’30all’ora’ ossessivamente pitturati, intere vie trasformate in red carpet che nemmeno alla cerimonia degli Oscar, le piste ciclabili dipinte; attendiamo di vedere le caselle di un gioco dell’oca tatuate sul quadrilatero di vie attorno la ZTL (prima che qualcuno possa trovare ‘proposta interessante’ precisiamo che scherziamo). Non riusciamo a comprendere l’intenzione dietro questa azione da vero Gargamella. Qualche anno fa ci si rivolgeva al centro con ‘centro commerciale naturale’: si cercava di sostenere così i commercianti e, conseguentemente, mantenere ‘vivo perchè vissuto’ l’interno della ZTL; nel consiglio comunale dello scorso dicembre il consigliere Gilardoni, capogruppo del PD, sottolineava che ci sono molti parcheggi attorno la ZTL. A tutto c’è soluzione e infatti oggi si fanno azioni poco puffose, come spremere i puffi. Basta parcheggi gratuiti: se vuoi vivere Saronno o paghi o paghi. Nei centri commerciali, quelli veri, funziona così: cerchi posteggio, paghi, e poi vai a fare compere. Ops, forse no. Stai a vedere che non è azione a sostegno dei commercianti nè del mantenimento di una ZTL viva e vissuta».

«L’intento potrebbe forse essere allontanare chi posteggia l’auto in orario pre-lavorativo, prende il treno per andare a Milano e riprende l’auto dieci ore dopo. Il problema è che, esempio, via Pellico e via Legnani erano zone a disco (un’ora) da anni. Anche questa ipotesi è scartata. Si vuole forse diminuire il traffico gravante su Saronno? Peccato che la maggior parte del traffico è di attraversamento, ossia chi passa da Saronno per andare altrove. Possiamo farci nulla: la vocazione naturale di Saronno (e che nei millenni ne ha fatto la fortuna) è essere snodo di più vie di comunicazione; normalmente si sfrutterebbe questo aspetto come vero punto di forza tipo ‘già che passi di qui fermati, passeggia, compra, fai vivere la città’ – concludono dal gruppo -. Scrivevamo ‘normalmente’, ma gargamellamente invece le cose funzionano diversamente: va penalizzato chi vuol vivere la città. Non importa che siano cittadini di altri comuni piuttosto che di Saronno: se vuoi stare a Saronno paghi. Punto. Il risultato? Una città meno viva perchè si spingono le persone ad allontanarsi, ad andare ai già frequentatissimi centri commerciali (quelli veri) o persino verso altri comuni; si affamano i commercianti; le iniziative ricreative perdono di senso: le persone faticano a vivere la città. Però se ti muovi in bicicletta, indicato come unico modo corretto per vivere la città, va tutto bene: non ci sono furti, ci sono rastrelliere in quantità e ci dovrebbe essere addirittura un posteggio custodito a cui deve sempre provvedere qualcun altro. Ma: qualcuno ha notato che laddove manca ‘vita civile’ spuntano poi episodi che minano alla sicurezza? Gli aspetti sono tra loro intimamente collegati. Beh, abbiamo assistito all’azione di Gargamella che voleva prendere i puffi per trasformarli in oro, ma temiamo per quello che escogiterà il gatto Birba che invece se li voleva mangiare: cos’altro dobbiamo aspettarci? Speriamo l’episodio intitolato ‘piovono puffi’ termini presto e che avvenga la consueta esplosione che rimanda Gargamella a casa».

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Pubblicato il 02 Luglio 2014
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