Troppi incivili, il Comune elimina metà dei cestini dei rifiuti

Come in altri località, anche nella cittadina non manca chi abbandona interi sacchetti di rifiuti domestici nei cestini per strada. Così l'amministrazione risponde con una scelta forte, anche se temporanea

Troppi incivili che abbandonano sacchetti interi di rifiuti? Il Comune risponde eliminando metà dei cestini, per render difficile la vita a chi lascia sacchetti. Una mossa inattesa e che sta facendo discutere, quella adottata dall’amministrazione comunale a Samarate: troppi cestini «utilizzati in modo improprio» per abbandonare i rifiuti domestici, scrivono il sindaco Leonardo Tarantino e l’assessore al decoro Enrico Puricelli. «Abbiamo eliminato quasi tutti quelli in centro, la metà del totale», spiega Puricelli. Un segnale forte, ancorché provvisorio: i cestini «verranno riposizionati quando termineranno maleducazione e malcostume», dice il manifesto esposto in Comune. Quanto sia temporanea la misura, lo chiarisce l’assessore Puricelli: «Durerà un paio di mesi, fino alla fine dell’estate, quando entrerà in servizio la videosorveglianza» (cavallo di battaglia, rinviato ma ri-annunciato a inizio primavera scorsa).
La misura estrema adottata a Samarate un po’ è un segnale simbolico, un po’ finisce per "ridurre" il numero di cestini da vigilare (il sindaco ha anche chiesto alla Polizia Locale di intensificare i controlli specifici).

La mossa dell’amministrazione comunale sta naturalmente facendo discutere: la bacheca facebook del sindaco Leonardo Tarantino è bombardata di foto di angoli di Samarate con rifiuti abbandonati (una è quella qui accanto), con messaggi che imputano alla mancanza di cestini la comparsa di bottigliette usate e cartacce. Dal canto suo, l’amministrazione – nel messaggio ufficiale con cui annuncia la rimozione temporanea dei cestini – ricorda che è sempre in vigore l’ordinanza che punisce con multe da 20 a 500 euro l’abbandono di rifiuti, su cui l’amministrazione aveva avviato una campagna a inizio mandato (con tanto di "sindaco investigatore" finito anche sui giornali nazionali). A distanza di qualche anno, la battaglia è ancora agli inizi, pare.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 06 Luglio 2014
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