Morì a 24 anni, la procura riapre il caso
Era un giovane operaio e fu trovato in casa vittima del monossido. Ma forse si tratta di una brutta storia di lavoro sfruttato
La procura di Varese ha riaperto il caso della morte di un ragazzo di 24 anni. Il giovane si chiamava Ferit Curraj, era un operaio e fu trovato cadavere nel suo letto, nella casa in cui alloggiava per lavoro a Cuasso al monte, il 25 gennaio del 2009. Una morte sospetta per il fratello, che ha chiesto la riapertura delle indagini con un esposto. La procura ha già avuto un parere posotivo dal gip, dunque l’inchiesta è partita.
FATTI CHE NON QUADRANO
Ferit morì per le esalazioni da monossido di carbonio, ma nella sua stanza non vi erano fonti compatibili con una morte da intossicazione. Inoltre il corpo fu rivenuto vestito nel letto. Secondo i carabinieri di Porto Ceresio che all’epoca effettuarono le prime indagini il luogo in cui fu trovato potrebbe non corrispondere a quello del decesso. Senza esalazioni mortali in quella stanza, Ferit non avrebbe potuto morire in quel mondo. Il corpo inoltre era forse già freddo quando alle 7 e 23 intervennero i medici dell’ambulanza che tentarono fino alle ore 8 di rianimarlo. All’epoca anche le testimonianze raccolte non parvero molto chiare, compreso quelle di alcuni familiari. Le indagini all’epoca non riuscirono tuttavia a esplorare piste alternative che ora vengono adombrate proprio nell’esposto del fratello. All’epoca anche le testimonianze raccolte non parvero molto chiare, compreso quelle di alcuni familiari.
LE PISTE
Due le possibilità, ma una sola è la vera fonte che alimenta i sospetti: il problema sta forse nel lavoro che svolgeva il ragazzo in quei giorni. Ferit era infatti impiegato in forno essiccatoio dove, secondo un testimone rintracciato solo di recente, i lavoratori erano impiegati in condizioni malsane. Non sarebbe quindi da escludere una intossicazione maturata in quell’ambiente, ma secondo una delle ipotesi che la pm Annalisa Palomba intende esplorare la salubrità dell’ambiente era così compromessa che non sarebbe da escludere una intossicazione cronica maturata nel tempo.
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