Scoperto il convento delle suore longobarde

Una campagna di scavi a Torba ha portato alla luce un vecchio edificio che potrebbe riaprire nuovi interrogativi sull'epoca altomedievale, ma la risposta arriverà solo dal carbonio 14 a Padova


A Castelseprio è emerso un vecchio convento che potrebbe essere stato costruito dai longobardi. Gli scavi sono finiti da qualche giorno e riprenderanno l’anno prossimo. Si trova sotto terra vicino a Torba, nel punto in cui sorgevano le mura della città. E’ lungo sette metri per dodici, e dovrà essere analizzato con molta attenzione perchè potrebbe nascondere molte notizie sulla nostra storia.  E’ l’ultima scoperta archeologica su Castelserpio, il parco storico di origine altomedievale inserito nel patrimonio Unesco. E’ interessante questa vicenda perchè i longobardi sono ancora oggi un po’ un mistero: hanno lasciato poche testimonianze scritte e la loro storia è narrata in forma di leggenda da Paolo Diacono, alla fine dell’ottavo secolo.

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UN POPOLO MISTERIOSO
Furono un po’ indisciplinati, forse perché divennero italiani in poco tempo. Pare che ad esempio la Regina Rosmunda fece assassinare il marito Re Alboino in un complotto nel 572 a Verona, per vendicarsi del fatto che le aveva ucciso il padre. Perso il condottiero che li aveva portati in Italia, i duchi guerrieri scapparono verso Spoleto e Benevento e si fecero un po’ i fatti loro. Il re Rotari un secolo dopo, per metterli in riga, dovette emanare un editto che raccoglie ancora oggi le leggi di quel popolo. Ai barbari longobardi piacevano le città. Alcuni trovarono Castelseprio un luogo comodo e vi si stabilirono.

LO SCAVO
Lo scavo dell’Università di Padova è finanziato dal Fai, nei presso di Torba, e ha fatto emergere un muro portante dell’altezza di almeno un metro. In quel luogo vi sono chiodi, oggetti quotidiani, monili e si spera anche qualche reperto casalingo ben conservato. Le malte del muretto saranno inviate a un laboratorio di Padova che grazie al carbonio 14 dovrebbe dirci entro qualche mese la datazione di questo edificio. I longobardi quando entrarono in Italia erano Ariani, ma si convertirono al cattolicesimo romano. Di chiese e conventi Castelseprio era piena e vi rimase colma anche nel periodo successivo.

GLI SCHELETRI
A luglio i ricercatori, alcuni dei quali provenienti anche da Cina o Sudamerica, hanno trovato uno scheletro di una donna lombarda, una nobile del 1100 che era stata sepolta nei pressi del monastero. Lo scorso anno sono stati portati alla luce una quindicina di scheletri di un periodo compreso tra il 1200 e il 1500.

Si tratta di scoperte successiva come datazione, ma il bello di questa storia è che c’è ancora tantissimo da sapere su Castelseprio, distrutta nel 1287 dai milanesi. Gli scavi stanno cercando in realtà proprio il cuore longobardo della vecchia fortezza e che potrebbe essere contenuto nella terra sotto la città fantasma. L’anno prossimo le ricerche riprenderanno: la speranza è quella di trovare gli oggetti della vita quotidiana delle suore longobarde. «Questo ambiente religioso è straordinario – osserva Alexandra Chavarrìa, ricercatrice dell’Università di Padova – si trovava praticamente a ridosso delle mura del castrum, se riusciremo ad andare più a fondo negli scavi potremo forse recuperare anche oggetti longobardi di cui si parla da anni nella zona. Alcune memorie locali ci raccontano di ritrovamenti di tombe di guerrieri con lance e scudo, sarebbe un grande risultato trovare nuove testimonianze».

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Pubblicato il 06 Agosto 2014
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