“Addizionale Irpef e Tasi: Colpiti tutti i cittadini”

Il gruppo di minoranza “Una buona idea” critica le scelte dell’amministrazione sulle imposte comunali e propone quelle che definisce "aliquote a misura di Solbiatesi"

Riceviamo e pubblichiamo integralmente la nota diffusa dal gruppo di minoranza in merito al nuovo regime di tassazione in città. Una buona idea non ha partecipato al consiglio comunale del 9 settembre denunciando irregolarità che, però, il sindaco Luigi Melis ha respinto (qui trovate l’intervento del sindaco)

Il gruppo Consigliare “Una buona idea”, come preannunciato, non ha partecipato alla seduta del Consiglio comunale che si è tenuta martedì 9 settembre. Le motivazioni sono da ricercare nelle irregolarità della convocazione della stessa, irregolarità che rendono illegittima la seduta di un Consiglio tanto importante per i solbiatesi, dato che sono state approvate le nuove aliquote per addizionale IRPEF, TASI e TARI. Tali motivazioni erano state sottoposte all’attenzione del sindaco Melis chiedendo che fossero lette in apertura del Consiglio comunale, al fine di rendere consapevoli cittadini e Consiglieri di maggioranza. Prendiamo atto che ciò non è avvenuto e che la maggioranza, presente in maniera compatta, ha proceduto per la sua strada.

Per quanto riguarda l’oggetto della discussione consigliare (le nuove aliquote), il gruppo “Una buona idea” rileva come gli annunci del sindaco risalenti a fine luglio non siano stati per nulla rispettati: «Terremo l’addizionale IRPEF allo 0,2 permille e per la TASI sulla prima casa adotteremo un’aliquota dello 0,8 permille», titolavano i giornali. Con il Consiglio comunale di ieri si è di fatto raddoppiata l’addizionale IRPEF, che è passata allo 0,35 permille e la cui soglia di esenzione è rimasta la stessa (12.000 euro), ed è stata adottata un’aliquota TASI per la prima casa pari all’1 permille.

In una lunga ed approfondita analisi pubblicata sul proprio blog (LINK), il gruppo “Una buona idea” ha svolto una comparazione dell’aliquota TASI così come modulata in altri comuni della Valle. Questi, tramite un sistema di detrazioni a vantaggio degli immobili di minor valore (ma c’è chi ha studiato anche detrazioni per i nuclei famigliari che hanno figli minorenni), hanno praticato un sano principio: le fasce delle popolazione meno abbienti e più colpite dalla crisi non pagheranno la TASI o pagheranno proporzionalmente meno delle fasce più abbienti, alle quali è richiesto un contributo maggiore. La sfida per un’amministrazione non è semplicemente spalmare un’unica aliquota su tutti, ma modularla in base alla possibilità della popolazione. Per fare un esempio, per una classica abitazione di 4 vani in categoria A2 a Solbiate si pagheranno 55,5 Euro di TASI, a Gorla Maggiore zero.

La mancata modulazione della TASI e l’aumento indiscriminato dell’addizionale IRPEF ricadranno sulle tasche dei solbiatesi senza tenere alcun conto delle diverse possibilità economiche: si è soltanto guardato al bilancio, si è visto quanto mancava e si è preso a tutti, senza alcun occhio di riguardo per i cittadini. Per di più, tutto ciò a seguito di un Consiglio comunale illegittimo.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 11 Settembre 2014
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