Sel: “Sul Telos la Giunta sceglie la repressione”
Presa di posizione dei circoli di Sinistra ecologia e libertà dopo lo sgombero, la manifestazione di piazza di sabato e le nuove occupazioni
Abbiamo appreso solo tramite stampa del Comunicato dell’Amministrazione, nonostante la nostra piccola forza politica si sia sempre battuta per fare di questa maggioranza un soggetto di cambiamento unitario e la abbia sostenuta lealmente anche se criticamente.
Il Sindaco e la Giunta si sono dimostrati ancora una volta, come per l’Approvazione del Regolamento di Polizia Urbana, autoreferenziali.
Anche noi, insieme a Tua@Saronno crediamo che le occupazioni siano la manifestazione, almeno in parte, di esigenze reali…
Sabato abbiamo assistito all’ennesima sterile messa in scena del conflitto di piazza: da una parte un corteo non autorizzato, qualche danno e atto di intolleranza, dall’altra il centro blindato dalle forze dell’ordine. Quale il senso di questo braccio di ferro ? Quale la crescita dell’informazione, della coscienza e della conoscenza dei problemi che si volevano sollevare ?
Certo è anche difficile trovare un senso alla sfilza di occupazione degli ultimi giorni: sempre stabili pubblici in via di assegnazione… Quale sarebbe la rivendicazione che le sostiene ? Abbiano già espresso in passato il nostro disaccordo con le politiche del TELOS. Un’ occupazione ha senso se si tramuta in proposta politica, se individua una mediazione che apre un diverso percorso teso ad affermare diritti condivisibili non la soddisfazione di necessità per pochi. Il limite del Telos sta tutto nella sua parabola: cinque anni di occupazione, nessun confronto con la proprietà e con le Istituzioni…
Nessuna proposta politica che trasformasse l’iniziale atto di illegalità nell’acquisizione di uno spazio e di diritti agibili per tutti… Dopo cinque anni rimane solo l’appropriazione illegale di uno spazio e l’ineluttabile sgombero.
In questi anni SEL ha più volte chiesto all’Amministrazione di rispondere all’ “autismo politico” del Telos con una proposta di dialogo, mettendo al centro della propria azione i problemi reali denunciati dal Telos stesso, ma questa amministrazione è stata ondivaga, alternando alla tolleranza senza dialogo, la repressione senza dialogo.
Oggi sceglie di mostrare i muscoli, di fronte alla radicalizzazione ulteriore, risponde con le stesse parole del Telos: “o “con me o contro di me.” Noi non ci stiamo.
La militarizzazione della città serve solo al Telos. La chiusura di qualsiasi spazio di confronto serve solo al Telos. Regala alle destre un nuovo terreno per costruire la loro demagogia. Il comunicato dell’amministrazione è risibile perché ottiene l’effetto opposto da quello dichiarato: certifica la via dell’antagonismo come unica risoluzione dei bisogni.
Noi lavoreremo per invertire la logica della “radicalizzazione dello scontro”, all’ antagonismo si risponde dimostrando che il confronto democratico costruisce nuove politiche, come è successo a Milano con il nuovo Regolamento Edilizio, che rimettano in gioco idee e progetti di recupero della aree dismesse nell’interesse di tutta la comunità.
Al Telos chiediamo di essere parte di questo confronto, di uscire dalla spirale antagonismo/repressione, per farsi promotori di proposte.
All’amministrazione chiediamo partecipazione e collegialità oltre che un’ idea della legalità e dell’ordine che non sia la riproposizione pedissequa delle peggiori politiche della destra.
La legalità non può prescindere dal rispetto dei diritti e dei bisogni…
La lotta per i bisogni e ei diritti non può essere ridotta “all’ illegalità per l’ illegalità”.
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