Giò Barabino va alla guerra con Amen
L'editore ligure "Il canneto" ha ristampato il romanzo storico dello scrittore che vive tra Gemonio e Genova. Protagonista "Amen" Bertolati, che incrocia la sua vicenda con quella del generale Von Senger
La guerra di Amen è iniziata per caso, come in gran parte per caso è avvenuto il suo arruolamento tra le forze repubblichine dopo l’8 settembre del ’43. Intelligente, mansueto, poco interessato alle vicende belliche, il giovane Amedeo “Amen” Bertolati finisce così al centro delle vicende belliche che hanno scosso l’Italia di settant’anni fa ma anche sulle pagine del romanzo storico scritto da Giò Barabino e proposto dall’editore ligure “Il Canneto” che ha rilanciato e rimesso in vendita il libro autoprodotto dall’autore e stampato in origine da Aricocchi di Caravate.
Classe 1936, origini suddivise tra Genova e Gemonio, Giò Barabino è andato alla ricerca di una vicenda significativa dei tempi di quand’era bambino e l’ha narrata con l’attenzione di chi vuole dare un taglio storico preciso e rigoroso, toccando anche argomenti ignorati e poco conosciuti. È il caso dei campi di prigionia americani in Germania, “recinti” in cui gli ex soldati dell’esercito tedesco sono stati rinchiusi a lungo e che per molti di loro sono state vere e proprie tombe. Una realtà che il protagonista del libro toccherà con mano e che serve a raccontare una parte della storia da parte dei vinti.
«Una vicenda e un volume che non vogliono assolutamente essere né filotedeschi né antiamericani – tiene a sottolineare Barabino – perché non bisogna dimenticare le nefandezze compiute dai nazisti. Credo però sia interessante e utile parlare anche di aspetti meno noti, rimasti sconosciuti per anni e portati alla luce grazie a studiosi indipendenti come il canadese James Bacque». Il suo libro “Gli altri lager” è stato fondamentale per ricostruire l’accaduto e per poter far incrociare la piccola storia di Amen Bertolati con quella più grande dei cosiddetti DEF, le forze nemiche disarmate (ex soldati tedeschi) finite nei campi di detenzione americani senza le tutele dovute ai prigionieri di guerra. In questo mondo Amen, forte anche di un carattere sospeso tra fatalismo e speranza, riesce ad apprezzare gli aspetti più umani che si sviluppano in condizioni così difficili.
La figura del protagonista è inventata, pur se modellata su alcune esperienze di persone realmente esistite, va a incrociare però alcuni personaggi storici. Tra essi spicca quella del generale Frido Von Senger – tedesco ma antinazista – autore del libro “La Guerra in Europa”, responsabile del settore della “Linea Gustav” che comprendeva Cassino. Proprio il suo amore per l’arte e la sua fede lo portarono a contribuire in modo importante a salvare il tesoro dell’abbazia di Montecassino. E forse anche per via di questo collegamento con l’arte Giò Barabino – che è anche un apprezzato pittore – lo ha voluto inserire nella trama di un romanzo che scorre rapido e che lascia appagati.
Giò Barabino – Amen e la guerra
Il canneto editore – Genova, 2014
pagg. 169 / euro 11,00
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