“Sì alla pace, no a Volandia”

La singolare posizione del consigliere comunale Alberto Rossi che contesta l'adesione della città alla fondazione del museo del volo

Volandia: successo nel 2014 e nuovo logo (inserita in galleria)

Solo nel 2013 sono state 130.000 le persone che hanno visitato il “Parco e Museo del Volo” ma secondo Alberto Rossi Busto Arsizio dovrebbe stare il più lontano possibile dall’esperienza di Volandia. Il consigliere comunale di Manifattura Cittadina è stato infatti l’unico a votare contro l’adesione del Comune alla fondazione che ha lo scopo di gestire il museo e tramandare la cultura industriale della zona.

«La nostra città ripudia la guerra -ha spiegato Rossi- e proprio per questo non possiamo aderire a questa iniziativa» dal momento che «tra i partner della fondazione mi risulta ci sia anche Finmeccanica». Questo -oltre al fatto che in mostra ci sono alcuni cimeli bellici- sarebbe sufficiente per portare a concludere che la città non può legarsi a qualunque iniziativa correlata a «questa fabbrica di morte».

Una posizione piuttosto radicale che non ha trovato alcuna sponda in consiglio comunale. Nessun gruppo ha sposato la tesi di Rossi e l’adesione alla fondazione è avvenuta con il voto favorevole di tutte le altre forze politiche. Una partecipazione che non comporterà alcun onere economico per la città ma che si concretizzera semplicemente con la diffusione e l’informazione circa le attività di Volandia che, per i cittadini di Busto, saranno scontate. «Da quando la nostra città sarà riconosciuta tra i soci fondatori -spiega Enrico Speroni, consigliere comunale e volontario a Volandia- i nostri cittadini potranno accedere al sito a prezzo scontato».

Marco Corso
marco.corso@varesenews.it

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Pubblicato il 16 Marzo 2015
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