Un residence per i famigliari dei ricoverati al Del Ponte
Sarà pronto all'inizio del 2016 e ospiterà quanti devono assistere un bimbo malato e abitano lontano. La palazzina, dell'azienda ospedaliera, andrà in comodato d'uso alla Fondazione Ponte del Sorriso che la ristruttura

Un tempo era la casa dei dipendenti dell’ospedale. Dal prossimo anno darà ospitalità apazienti e parenti dell’ospedale Del Ponte, famiglie impegnate in cure lunghe che possono trovare una soluzione economica e facile per stare vicino a chi è ricoverato.Con questa intenzione l’azienda ospedaliera di Varese ha siglato questa mattina, martedì 24 marzo, un accordo con la Fondazione Ponte del Sorriso: la palazzina verrà data in comodato d’uso per 25 anni in cambio della ristrutturazione e gestione a fini di housing sociale.
Da domani, quindi, in via Lazio partiranno i lavori per ricavare da 4 appartamenti, 10 monolocali che verranno messi a disposizione gratuitamente ai famigliari dei pazienti con il solo contributo per le spese domestiche. L’opera avrà un costo globale di 600.000 euro, di cui270.000 verranno dati da Fondazione Cariplo che sostiene iniziative di housing sociale su tutto il territorio. Il resto arriverà dalla Fondazione Il Ponte del Sorriso con iniziative sociali, raccolta fondi e con i proventi del “5 per 1000” attraverso coloro che vorranno aiutare indicandosulla propria denuncia dei redditi il codice fiscale 95069810125.
Per l’aziena ospedaliera si è trattato di un modo di “capitalizzare” un bene immobile che aveva bisogno di essere restaurato senza intaccare, però, i fondi destinati alla propria mission assistenziale.
Il direttore generale Callisto Bravi ha sottolineato l’importanza di un’offerta alberghiera vistal’alta attrattività degli ospedali varesini : « I pazienti che giungono da lontano sono in aumento – ha spiegato Bravi – e si registrano in tutti i settori, segno che l’assistenza è eccellente grazie soprattutto ai molti professionisti che si impegnano quotidianamente».
Dai dati a disposizione, si evidenzia che sono almeno 1200 all’anno le famiglie potenzialmente interessate alla futura offerta che diventerà operativa entro gennaio 2016.
« Il progetto già approvato in Comune – spiega la presidente della Fondazione Il Ponte del Sorriso Emanuela Crivellaro – prevede a piano terra anche la reception dove le famiglie troveranno subito l’accoglienza. Ci sarà anche il nostro ufficio e una serie di servizi comuni che vanno dalla lavanderia alla sala giochi. I nostri volontari saranno a disposizione per sostenere i piccoli pazienti ma anche i genitori e gli eventuali fratellini nell’esperienza che è comunque difficile e delicata».
Così, la Fondazione nata da un Comitato nato per caso dalla volontà di 5 madri, si prepara ad affrontare una nuova esperienza: saranno i volontari, infatti, a gestire l’housing sociale: « È una nuova sfida a cui ci avviciniamo con la voglia di migliorare l’accoglienza e la permanenza di quanti entrano in ospedale. Un bambino accolto sarà più sereno se anche i suoi famigliari saranno sostenuti nelle piccole incombenze quotidiane. Sappiamo di poter contare sul sostegno della popolazione che, lo scorso anno, è riuscita ad aumentare del 45% le donazioni per l’ospedale materno infantile. Segno che una buona causa riesce a superare tutte le crisi».
Soddisfatto di questo nuovo tassello il dottor Massimo Agosti, responsabile del Dipartimento Materno Infantile: « È un passo ulteriore nel segno dell’accoglienza, iniziato nel 2003 con l’inaugurazione della “casa della nutrice” proprio di fianco al Del Ponte. Allora furono tutti i Lions del territorio a voler la realizzazione di uno spazio a disposizione delle madri che devono stare vicino al proprio neonato ricoverato in terapia intensiva. La cultura dell’accoglienza ritorna, dunque, al Del Ponte».
Su richiesta della Fondazione Cariplo, ci saranno alcuni paletti: innanzitutto temporali. La casa verrà data per non più di un anno, le utenze domestiche saranno a carico elle famiglie che avranno la biancheria pulita ogni settimana.
« La Casa del Sorriso – spiega la presidente Crivellaro – non vuole essere semplicemente un alloggio, ma un luogo dove ci si senta accolti, si possa contare su un sostegno e si possa condividere con altre famiglie la stessa esperienza. Per poter guardare al futuro con un sorriso. Per rendere possibile tuto ciò, abbiamo bisogno di persone generose che ci aiutino a realizzare questo importante progetto».
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