“Varese lanci un premio dedicato al cinema sperimentale”
Intervenendo al convegno dedicato a Granfranco Brebbia, filmaker degli anni '60, il governatore ha lanciato l'idea di promuovere un concorso dedicato, che si affiancherebbe a quello per Piero Chiara
A lanciare l’idea è stato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, che, questa mattina, ha partecipato al convegno ‘Idea assurda per un filmaker. Gianfranco Brebbia e il cinema sperimentale, cultura internazionale a Varese negli anni 60-70′, organizzato all’Università dell’Insubria.
La giornata di approfondimento sul lavoro dell’artista varesino è stata aperta con la proiezione del cortometraggio ‘Filmavo da indipendente solo e contro tutti‘, per la regia di Giovanna Brebbia, che rappresenta il lavoro del filmaker lombardo attraverso le interviste a coloro che lo hanno conosciuto in prima persona.
Nel suo intervento il governatore Maroni ha ricordato come gli anni in cui ha lavorato Brebbia fossero ancora “quelli della pellicola“. «Un oggetto – ha osservato – che oggi, nell’era del digitale, è quasi dimenticato. Gli effetti e le suggestioni che Brebbia è stato in grado di realizzare, intervenendo in maniera quasi artigianale sulla celluloide, è qualcosa di impensabile, che solo un grande artista poteva riuscire a fare».
Un altro elemento sottolineato da Maroni ha riguardato il ruolo delle Istituzioni e come questo sia cambiato nel corso del tempo. «Negli anni 60-70 – ha osservato – le Istituzioni erano assenti. Non perché fossero ‘ostili’ a certe manifestazioni sperimentali, ma perché non si sentiva il bisogno di un intervento di Comune, Provincia e Regione a sostegno di eventi che apparivano di minor significato rispetto alla principale attitudine di Varese, legata soprattutto al lavoro. Oggi – ha fatto notare – è tutto più facile, perché c’è maggiore attenzione a certe cose».
Il presidente lombardo ha ricordato come oggi, ad esempio, ogni Regione abbia una ‘Film commission‘, che sostiene questo genere di eventi. «Negli ultimi 5 anni – ha evidenziato – in Lombardia sono stati finanziati 600 progetti di altrettanti autori. Un sostegno vero, che ai tempi di Brebbia non c’era e che oggi, fortunatamente, c’è».
Parlando del filmaker varesino, Maroni ha voluto mettere in evidenza il suo genio creativo e la capacità di avere idee innovative. “Questo – ha detto – è il messaggio che, al di là del tempo, ci rimane». Da qui, l’idea di « valorizzare e premiare merito e creatività, che si esprimono anche attraverso forme d’arte come il cinema sperimentale».
«Questo convegno all’Università dell’Insubria – secondo il governatore – non deve essere un punto di arrivo, ma di partenza. Costruiamo un concorso, o meglio, un Premio che, come il ‘Premio Chiara’, possa diventare un’ulteriore ricchezza per Varese nel campo della cultura. La Regione Lombardia – ha assicurato – è disponibile a sostenere, anche finanziariamente, questa iniziativa». «Varese – ha concluso Maroni – è un’eccellenza in tante cose, io voglio che lo sia anche nel cinema sperimentale».
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