“Troppe tasse comunali e troppe occasioni perse”

Il documento diffuso da Giuliano Manna e Mariolina Ciantia del Partito Democratico sull'operato di quest'anno dell'amministrazione comunale

Venegono Superiore: i luoghi (inserita in galleria)

Pubblichiamo il documento diffuso da Giuliano Manna e Mariolina Ciantia del Partito Democratico sull’operato di quest’anno dell’amministrazione comunale: 

I Tempi sono maturi affinché i venegonesi si costituiscano come “parte civile” nei confronti di un’Amministrazione che, per incompetenza ormai conclamata, nuoce al paese in modo sempre più insopportabile. Andiamo ad elencare solo alcuni dei danni che meriterebbero una richiesta di risarcimento da parte dei cittadini.

Finanziamenti destinati alla riqualificazione degli edifici scolastici andati in fumo – Sindaco e Assessori hanno un’innata capacità di perdere i finanziamenti che sono a portata di mano: si attivano in colpevole ritardo, scaricano poi la responsabilità sui funzionari e in Consiglio Comunale forniscono giustificazioni infondate. La cruda realtà invece è che gli stessi funzionari (unitamente a tutto il personale del Comune), purtroppo per loro e per l’intera comunità, sono in balia di una Giunta poco credibile e incapace di dare direttive chiare e sostenibili.

Aumento consistente della tassazione locale – L’aliquota della Tasi quest’anno sale dal 2,1 al 2,3. Anche le aliquote relative all’addizionale comunale Irpef subiscono un incremento notevole, come si può desumere dalla seguente tabella riepilogativa:
– per lo scaglione fino a 15.000 euro l’aliquota sale da 0,40 a 0,63
– per lo scaglione da 15.000 a 28.000 euro l’aliquota sale da 0,45 a 0,68
– per lo scaglione da 28.000 a 55.000 euro l’aliquota sale da 0,50 a 0,70
– per lo scaglione da 55.001 a 75.000 euro l’aliquota sale da 0,60 a 0,75
– per lo scaglione oltre 75.000 euro l’aliquota sale d a 0,70 a 0,80
Come al solito verrà tirata in ballo la scusa del patto di stabilità e verosimilmente dovremo sorbirci il “tormentone” delle “vacche magre”, tanto caro al nostro Sindaco. Nel frattempo però si buttano via finanziamenti per pura incapacità di accedere ai bandi.
Riduzione del contributo all’Asilo Busti finalizzato al contenimento delle rette – E’ già stato detto, ma è bene ribadirlo: l’Amministrazione ha operato un taglio di circa 31.000 euro e avrebbe fatto ancora di peggio senza la pressione popolare e la mozione delle opposizioni. Inutile dire che questo taglio ha provocato un onere maggiore a carico delle famiglie (residenti e non residenti).

Centro Sportivo – Grazie ad un accordo “capestro”, il Comune per anni non avrà voce in capitolo. In compenso rimarranno a suo carico i 128.000 euro annui relativi alle spese di gestione. Ricordiamo tra l’altro che le persone che ora lo definiscono “fiore all’occhiello” (tra loro il Sindaco) sono le stesse che, solo poco tempo fa, erano in prima linea nel proporne il trasferimento pur di rendere l’intera area edificabile.

Piattaforma ecologica – I nuovi orari di apertura (decisi, come d’abitudine, senza un minimo di condivisione o confronto) sono assurdi e stanno creando notevole disagio ai cittadini (code chilometriche all’ingresso). Se questa è “l’anteprima” del nuovo capitolato relativo alla raccolta differenziata (che rimarrà in vigore per cinque anni), non c’é da stare allegri. Ricordiamo poi, per l’ennesima volta, che l’ampliamento della piazzola (pagato dai venegonesi con largo e inspiegabile anticipo) è ancora in alto mare a causa di un contenzioso.

Bollette dell’acqua – I venegonesi hanno avuto come “sorpresa” l’aumento delle tariffe. E come se non bastasse, moltissimi di loro (pur in regola con i pagamenti), nell’ultima bolletta, sono stati considerati “rei” di non aver pagato quella precedente (con scadenza 29/12/2014). Come al solito il Sindaco ha declinato ogni responsabilità per il disguido e si è limitato ad invitare i malcapitati a mettersi in coda all’ufficio tributi per dimostrare di aver pagato, aggiungendo ulteriore disagio ad una situazione già di per sé molto sgradevole.

Sottopasso – I lavori sarebbero potuti e dovuti partire già nella primavera del 2009. Erano infatti state accantonate le risorse per la realizzazione delle opere accessorie e le Nord avevano già approntato il progetto definitivo nonché redatto il cronoprogramma per l’esecuzione dei lavori (in Comune è disponibile la documentazione relativa). Poi però è subentrata l’amministrazione Brianza (in cui l’attuale Sindaco militava come assessore al bilancio) che inopinatamente non riteneva prioritaria quest’opera e l’iter si è fermato. Nel frattempo sono trascorsi invano ben sei anni. Ora veniamo a sapere che è stata accolta la richiesta (avanzata dalle Nord) di eliminare anche il passaggio a livello di via Baracca, richiesta a suo tempo perentoriamente respinta dall’amministrazione Ciantia.

Concludiamo con una riflessione: questo modo di operare che a volte sembra persino grottesco non è frutto di scelte politiche ragionate. E’ semplicemente la conseguenza inevitabile della mancanza di credibilità e di autorevolezza dell’Amministrazione Crespi: debole e incapace di negoziare con i “forti”, ma sgradevolmente vessatoria con i cittadini.

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