Al cinema Grassi alla scoperta dei misteri di Cerere

I misteri dei satelliti Cecere e Plutone in una serata in programma l'8 giugno e organizzata dagli appassionati del Gruppo Astronomico Tradatese

Alla scoperta dei misteri di Cerere

Sarà, per il GAT, Gruppo Astronomico Tradatese, uno straordinario mese di Giugno 2015 tutto dedicato ai misteriosi pianeti nani. Sì, perché finalmente ci siamo: Cerere (il massimo asteroide con i suoi 950 km di diametro) e Plutone ( 2400 km di diametro agli estremi del Sistema Solare) stanno finalmente rivelandosi agli occhi attoniti degli scienziati grazie a due grandiose missioni spaziali: DAWM (Alba) per Cerere e NEW HORIZONS per Plutone.

A Tradate, Lunedì 8 Giugno, h21 (Cine GRASSI) il dott. Cesare Guaita, presidente del GAT esporrà le prime straordinarie scoperte su Cerere in una serata dal un tema a dir poco emblematico: ALBA SU CERERE.

Tra il 1766 e il 1772 due astronomi tedeschi, J. D. Titius e J. E. Bode, in base ad una legge empirica sulle distanze dei vari pianeti da loro stessi formulata, postularono l’esistenza tra Marte e Giove di un nuovo pianeta. Questa previsione sembrò clamorosamente confermata il 1° Gennaio 1801, quando l’Italiano Giuseppe Piazzi scoprì a Palermo Cerere (950 km di diametro) tra Marte e Giove, ossia nella posizione esattamente richiesta dalla legge di Titius-Bode. Ben presto ci si rese conto che non poteva trattarsi di un vero pianeta, perché a distanze analoghe vennero di continuo scoperti altri centinaia di oggetti rocciosi: era stata scoperta la fascia degli asteroidi che mai si condensarono in un pianeta vero e proprio a causa della distruttiva forza gravitazionale del vicino gigante pianeta Giove. Il 24 Agosto 2006, durante il Congresso triennale dell’ I.A.U. di Praga, la natura di Cerere trovò una sistemazione definitiva con la definizione di pianeta NANO (è sì sferico, ma a differenza dei pianeti VERI, non si muove attorno al Sole su un’orbita ‘pulita’, ma è accompagnato da una moltitudine di corpi simili). I primi studi da Terra furono sorprendenti: Cerere ha una densità di soli 2,08 g/cm3 (compatibile con la presenza di almeno il 25% di acqua), è ricco di argille e di carbonati eppure ha una superficie molto scura (albedo del 9%) forse per la presenza di composti organici carboniosi.

Le prime immagini di Cerere dotate di una certa risoluzione, ottenute nel 2004 dallo Space Telescope, evidenziarono la presenza di una misteriosa macchia chiara luminosissima e persistente (Snow white). Da qui nel Marzo 2013 il satellite infrarosso Herschel vide sollevarsi una emissione altamente variabile di vapor d’ acqua.
Assolutamente giustificata quindi è stata la decisione della NASA di lanciare (27 Settembre 2007) una missione spaziale (DAWN, alba) a propulsione ionica, con il compito di esplorare in modo orbitale entrambi i due asteroidi principali, prima Vesta (Luglio 2011-Settembre 2012) e poi, Cerere in questi mesi.

Dopo aver esplorato per un anno Vesta, lo scorso 6 Marzo la gravità di Cerere ha catturato gravitazionale la navicella Dawn ed hanno cominciato ad arrivare le prime storiche immagini 50 volte migliori di quelle dello Space Telescope. Cerere è apparso butterato da crateri (cui verranno assegnati nomi di divinità agricole) e trapuntato non da una sola ma da molteplici macchie chiare, localizzate soprattutto nell’emisfero settentrionale (qui riserva sotterranea di ghiaccio e/o acqua liquida?). La risoluzione di 2 km ha permesso una prima clamorosa scoperta relativa a Snow White ( l’ enigmatica macchia chiara scoperta dallo Space Telescope). Si tratta, in realtà, di un deposito di decine di oggetti chiari all’interno di un cratere di 92 km: i primi indizi farebbero pensare ad un nuovo, straordinario caso di crio-vulcanesimo. Ma proprio in questi giorni, con Dawn che sta scendendo sempre di più verso la superficie di Cerere, potrebbero arrivare altre clamorose scoperte.

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Pubblicato il 05 Giugno 2015
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