La professoressa Prest nella Fondazione della comunità comasca onlus

La docente di fisica dell'Università dell'Insubria entra a far parte del Consiglio di amministrazione per seguire soprattutto il progetto che previene la dispersione scolastica

michela prest

Michela Prest, docente di Fisica all’Università degli Studi dell’Insubria, è stata nominata Consigliere di Amministrazione della Fondazione Provinciale della Comunità Comasca – onlus.

La comunicazione ufficiale è arrivata ieri, 2 luglio, ed è stata accolta con grande emozione dalla professoressa Prest, e con profonda soddisfazione dalla comunità accademica, in particolare dal Magnifico Rettore, professor Alberto Coen Porisini, e dal Prorettore Vicario, professor Giuseppe Colangelo, che ha preso parte alla riunione del Comitato di Nomina tenutasi lo scorso 30 giugno.

La Fondazione – nata nel 1999, a Como – fa da ponte tra coloro che vogliono donare a favore di progetti di solidarietà nella provincia di Como e le organizzazioni no profit che possono realizzare questi progetti, con lo scopo di migliorare la qualità della vita della comunità locale favorendo anche lo sviluppo La Fondazione eroga la maggior parte dei contributi tramite bandi pubblici.

Sono tante le iniziative e i progetti curati dalla Fondazione, ma uno in particolare sta a cuore alla professoressa Prest: il progetto “Non Uno di Meno” dedicato alla dispersione scolastica. «Si tratta di un’iniziativa organizzata dalla Fondazione che ha portato a lavorare insieme un enorme numero di soggetti, personalità, enti e associazioni, compresa la nostra Università – spiega Michela Prest -. L’idea alla base dell’iniziativa è quella di implementare l’impatto collettivo creando una coalizione numerosa che elabori una visione condivisa, sviluppi sinergie e dia vita ad azioni mutualmente rinforzanti. Da circa un anno e mezzo, un comitato tecnico si riunisce per muoversi in questa direzione. Quattro sono i gruppi di lavoro del comitato: la prima infanzia, le scuole aperte, la Youth bank e l’impresa sociale. Io, in particolare, faccio parte del gruppo Scuole Aperte, che lavora sulla possibilità di trasformare la struttura Scuola in una struttura abitata dagli studenti, dalle famiglie e dal quartiere stesso oltre i tempi della didattica, che diventi veicolo di integrazione e inclusione, esempio di alleanza tra scuola e territorio in un reciproco scambio di cittadinanza attiva».

L’incarico come Consigliere di Amministrazione dura tre anni. «È un onore e una sfida per me prendere parte a questo nuovo percorso. Lavorare e integrarsi con il territorio rappresenta da sempre uno degli elementi chiave del programma del nostro Ateneo e collaborare con la Fondazione sarà un’ulteriore spinta in questa direzione» conclude la professoressa Prest.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 07 Luglio 2015
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