Orizzonte ideale: “No ai profughi a Lavena Ponte Tresa”

Gli esponenti dell'associazione criticano la decisione di ospitarne 40 nella ex-caserma: "Pronti ad un presidio contro questa decisione scellerata"

profughi

Riceviamo e pubblichiamo la nota redatta dal responsabile della Valceresio Maurizio Montalbetti e dal responsabile organizzativo di Orizzonte Ideale, Leslie Mulas in merito all’arrivo dei profughi nella ex-caserma di Lavena Ponte Tresa.

La nostra associazione politico-culturale Orizzonte Ideale, che raggruppa tanti simpatizzanti ed amministratori locali di centro destra, coerentemente con le battaglie che abbiamo recentemente intrapreso a Varese e a Busto sul diritto alla sicurezza e sulla preferenza per gli italiani, si schiera contro la decisione di fare di Lavena Ponte Tresa un hub per lo smistamento dei profughi in provincia di Varese. Apprendiamo con stupore infatti la notizia, segnalataci anche da un nostro militante nella Valceresio, Luca Marinaci, che entro fine settembre arriverebbero circa 40 immigrati nella ex caserma della guardia di finanza, di recente appena risistemata per consentire l’accoglienza di queste persone.

Condividiamo le preoccupazione degli abitanti che si stanno già mobilitando per raccogliere firme contro questa decisione scellerata, per diversi motivi: anzitutto la posizione, vicino al confine con la Svizzera ma soprattutto alle scuole materna ed elementare situate a fianco, poi i numeri dei profughi, poiché tanti rappresentanti del governo proclamano che la soluzione sia quella di ”distribuire i migranti in piccoli gruppi”, idea che non sarà attuata evidentemente a Lavena Ponte Tresa, ma soprattutto contestiamo la decisione dell’accoglienza: in un momento storico nel quale per colpa della crisi si tagliano fondi a comuni, sanità, enti locali ecc, gli unici soldi che si trovano sono destinati al finanziamento di opere che ruotano intorno al problema immigrazione.

Ogni giorno i nostri Comuni fronteggiano le esigenze di italiani che si rivolgono ai servizi sociali per avere una casa o per avere un sostentamento economico, nonostante ciò le prefetture e il governo riescono a recuperare caserme, appartamenti e palazzine di vario genere, nonché a pagare alle cooperative che fanno dell’immigrazione un business 35 € a testa al giorno, per poter ospitare tutti coloro che in questi mesi stanno sbarcando sulle nostre coste, dimenticandosi dei bisogni degli italiani. Se i soldi e le strutture ci sono, perché tantissimi nostri connazionali ricevono solo rifiuti alle legittime richieste di aiuto che avanzano? E’ ora di dire basta a questo buonismo insensato e masochista.

Mentre il nostro paese è un colabrodo sotto tutti gli aspetti, già sui giornali ticinesi si leggono dichiarazioni di politici locali che chiedono l’aumento dei controlli alla frontiera per i nostri frontalieri che ogni giorno si recano in Svizzera per lavorare.
Orizzonte Ideale, qualora la decisione sulla ex caserma sarà confermata, organizzerà un presidio a Lavena Ponte Tresa chiamando a raccolta tutti i cittadini e le forze politiche che condividono con noi le stesse preoccupazioni.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 21 Agosto 2015
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Commenti

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  1. Avatar
    Scritto da assurdo

    giustissimo, basta è impossibile andare avanti regalando soldi questi

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