I campi delle Bustecche nelle mani del Varese
Il Comune ha assegnato alla società biancorossa la gestione dell'area sportiva per cinque anni. Galparoli: "Il nostro fiore all'occhiello"

I campi sportivi delle Bustecche si tingeranno di biancorosso: il Varese Calcio si è visto assegnare quest’oggi dal Comune la gestione quinquennale dell’area che si trova in via Maiano e che comprende un campo regolamentare in erba, due campi a 5 in sintetico e un campo in terra a 7 giocatori oltre a doppi spogliatoi e un parchetto pubblico.
La neonata società del presidente Ciavarrella era l’unica partecipante al bando comunale e ha ottenuto l’assegnazione anche grazie alla garanzia di coprire spese straordinarie di manutenzione per circa 40mila euro. «Con questa mossa realizziamo un piccolo sogno e aggiungiamo altre strutture allo stadio di Masnago e alla nuova sede che abbiamo ricavato (vi si è appunto svolta questa conferenza stampa) sfruttando la ex casa del custode del “Franco Ossola”» ha sottolineato Piero Galparoli, vicepresidente del club biancorosso.
Le Bustecche diventeranno quindi il centro sportivo di riferimento del Varese Calcio che farà convergere su quei campi sia gli allenamenti della squadra di Melosi, sia quelli del settore giovanile. Nel contempo sono stati anche stretti accordi con l’Insubria Calcio, grande realtà con sede principale a Gazzada, con la quale saranno suddivise ore di gioco e spese, e con la vicina università dell’Insubria i cui studenti potranno accedere alle partite con biglietto ridotto. «Ma i campi saranno aperti anche al resto del quartiere» sottolineano Galparoli e l’avvocato Giuseppe Armocida che ha curato la parte burocratica relativa al bando. «Un campo sarà a disposizione degli abitanti della zona in determinate ore della settimana».
La società spera di cominciare a utilizzare i campi da inizio ottobre: la prima squadra per il momento si allenerà a Morazzone (come annunciato ieri), mentre le giovanili si divideranno tra Calcinate degli Origoni e l’Antistadio dove però bisogna attendere il bel tempo per concludere alcuni lavori. Poi tutti, o quasi, alle Bustecche (salvo la Scuola Calcio ben piantata sul sintetico di Masnago): «Non era mai accaduto che il Varese avesse un centro unico di questo tipo: lo consideriamo già un fiore all’occhiello» ha concluso soddisfatto Galparoli, che ha anche annunciato la sistemazione dei vecchi spogliatoi posti al di sotto della Curva Sud del Franco Ossola.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Giuseppe Mantica su Un futuro nella musica per il cardiologo dell’ospedale di Gallarate Giovanni Gaudio in pensione a fine anno
Bustocco-71 su Il pericoloso gioco alla stazione Ferno-Lonate: ragazzini attraversano i binari nel tunnel
PaoloFilterfree su Dall’abbandono alla rinascita: la lunga marcia dell’ex Aermacchi
Felice su Il pericoloso gioco alla stazione Ferno-Lonate: ragazzini attraversano i binari nel tunnel
lenny54 su È arrivato il gran giorno a Monteviasco: dopo sette anni di stop riparte la funivia
Adriana Andriani su Bogno, la Fondazione Sacro Cuore in liquidazione. Bini: "Non c'erano le condizioni economiche per proseguire"
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.