Accam brucia migliaia di euro ogni giorno. “Rischia di aumentare le tasse”

L'inceneritore è sempre più in perdita, i Comuni si muovono in ordine sparso: gli "arancioni" di Luigino Portalupi chiedono al sindaco risposte certe anche sull'impatto su Samarate e la Tari. E si preparano a una mobilitazione pro-chiusura

Dentro al Termovalorizzatore Accam  (inserita in galleria)

Le sorti del consorzio Accam – nato per gestire l’inceneritore di Borsano che serve l’area tra Alto Milanese e Basso Varesotto – sono sempre più incerte. Costa sempre di più in gestione (nel senso che perde molti soldi), la prospettiva di chiusura indicata dall’assemblea dei Comuni soci è ancora fumosa, incombe l’ombra di un “commissariamento” dello Stato, dopo che l’impianto è stato riclassificato R1 (clicca qui). Oggi la questione viene riproposta a Samarate, un Comune che ha il 4% di quote e che – nel dibattito guidato da Gallarate, Busto e Legnano, ma anche dal gruppo di Comuni dell’Alto Milanese-  non si è mai fatto troppo sentire.

A chiedere chiarezza sulle prospettive di Accam, però, non è l’amministrazione comunale, ma un gruppo di cittadini guidati dagli “arancioni”, la lista guidata da Luigino Portalupi ma si è mossa sfruttando l’articolo 12 dello Statuto comunale, che consente di portare in consiglio istanze, petizioni e interrogazioni a sindaco e assessori. «In base a questo articolo intendiamo fare un’azione politica pur non avendo nessun rappresentante in consiglio comunale», spiegano Portalupi e Domenico Aiello, primo firmatario e referente dell’interrogazione (che avrà quindi anche il compito di presentarla in consiglio).

Il documento degli “arancioni” fa riferimento alle perdite di Accam e anche alla valutazione dei costi (fino a 25 milioni, contando ammortamento e contenzioso con il gestore tecnico dell’impianto attuale). Tra le domande formali poste all’amministrazione – sono undici in totale – c’è anche quella sul passivo 2014 di Accam, se sia vero o meno che è quantificato in oltre quattro milioni di euro.

«Samarate possiede il 4% delle quote di Accam e lo scenario attuale comporta perdite o costi futuri che si ripercuoterebbero sulla tariffa rifiuti TARI», spiega ancora Portalupi, ricordando che la Legge impone che le spese per il trattamento dei rifiuti siano coperte integralmente dalle tasse locali. Insomma: i samaratesi rischiano di pagare caro le strategie sui rifiuti:  “È vero che la TARI dovrebbe essere incrementata di oltre il 50% a Samarate?”, chiedono infatti gli arancioni.

Ma gli “arancioni” quale posizione hanno su Accam? Spiegano di voler raccogliere informazioni e dati certi dall’amministrazione (ma anche dal governo, viste le incertezze sul decreto sul tema), ma non nascondono la loro idea sull’inceneritore. «Ci prepariamo a raccogliere le firme per una petizione per chiedere la chiusura di Accam: è evidente che quel forno oggi non ha nessun interesse strategico, è detto anche nel piano di Regione Lombardia. Se per continuare servono 23 milioni di euro per il revamping, se la quota di raccolta differenziata cresce, è evidente che puntare sull’incenerimento non è più necessario»

Tutti gli eventi

di dicembre  a Materia

Via Confalonieri, 5 - Castronno

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 07 Ottobre 2015
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.