Si è spento Giorgio Protasoni
Segretario Cna negli anni ’80, imprenditore vicino agli studenti universitari, uomo di impegno e di vita. Torna da sua moglie Marisa, lascia i figli Marina e Antonio
Si è spento, dopo una breve malattia, Giorgio Protasoni.
Classe 1946, Laureato in architettura, ha lavorato molti anni per Cna, di cui è stato anche Segretario per un decennio negli anni ’80. In Cna poi è stato tra i fondatori della cooperativa di garanzia, e in seguito è stato il primo presidente di Fidimpresa, il primo consorzio Fidi della Lombardia.
Gli ultimi anni di vita lavorativa li ha trascorsi aprendo attività che l’hanno reso noto soprattutto tra giovani e studenti: è stato il primo infatti, con il suo “chiosco” gestito insieme al figlio Antonio, a sfamare gli universitari nella sede di Economia dell’Insubria, nella deserta (prima di loro) via Monte Generoso. Poi, sempre con il figlio, ha creato il bar-punto di ritrovo degli studenti dell’insubria a Como, all’interno del complesso di Sant’Abbondio.
Uomo libero e impegnato civilmente su molti fronti, era persona di grandi intuizioni e di estrema modernità: molte le iniziative e le idee imprenditoriali da lui proposte e realizzate. Entusiasta e pieno di vita, aveva appena ricominciato un’altra delle sue grandiose avventure: si era trasferito in Spagna, dove aveva deciso, nel 2014, di “vivere la pensione al caldo”, trasferendosi in un piccolo paese sul mare vicino ad Almerìa.
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Ora potrà raggiungere l’amatissima moglie Marisa, che se n’è andata negli anni 90, ma che non aveva mai dimenticato. Qui restano i suoi due figli, Marina e Antonio. Giorgio lascia anche il fratello Angelo Bruno, assessore a Gallarate, e Silvano, ora in Inghilterra.
Le esequie si svolgeranno in forma civile giovedì 5 novembre alle 15 presso la sala consiliare del comune di Casale Litta: secondo il desiderio dei parenti, e per ricordare insieme la sua memoria, «Chiunque voglia dire qualcosa in suo ricordo, sarà il benvenuto».
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Dubito che sia spento, anzi non lo è. Vive con la sua tenacia, la sua immaginazione che non si affievoliscono, soprattutto in chi ha condiviso i nostri primi 25anni di vita.
Graziella