Caro Maroni, sembra che di Tafazzi sia pieno a Varese

Il presidente della Regione Roberto Maroni ha bollato come "tafazziane" le poposte di boicottaggio di Pedemontana. Ma non sono solo gli oppositori ad agire come il personaggio di Aldo, Giovanni e Giacomo

roberto maroni

Roberto Maroni ha bollato come vittime della sindrome di Tafazzi  i politici dell’opposizione che di recente hanno contestato tutto quanto era possibile sulla Pedemontana, arrivando pure alla ribellione, al non pagamento del biglietto, che comunque caruccio è.

Tafazzi è un personaggio televisivo interpretato da Giacomo, uno dei componenti del trio comico Aldo, Giovanni e appunto Giacomo, che salì alla ribalta con i rivoluzionari show televisivi  delle tv berlusconiane, alle quali, piaccia o non piaccia,molto si deve in termini di comunicazione e di libertà dell’etere.

Tafazzi fu emblema del masochismo umano, inventato nel programma Mai dire Gol della Gialappa’s Band.

Erano gli Anni  Novanta, Tafazzi irrompeva sulla scena stamburandosi vigorosamente i gioielli di famiglia, simbolo appunto e leader del masochismo della italica società. Divertente, non volgare e soprattutto realistico.

I Tafazzi di oggi, evocati polemicamente da Maroni, almeno a Varese hanno una caratteristica particolare: sono molto più numerosi, angosciano l’intera società civile e in ambito politico non rappresentano esclusivamente l’opposizione.

Dall’ambiente, ai trasporti, ai lavori pubblici cittadini, alla viabilità, all’urbanistica, al turismo,alla sanità  offriamo a chi è curioso o vuole saperne di più su Varese  un elenco di Incompiute da cancellare Schubert, celebrato per la sua dalla grande storia della musica.

Non sto ad annoiarla caro governatore, anzi carissimo perché non rinnego sentimenti che nulla hanno a vedere con le cariche e la politica, avrà letto delle traversie del degente del Circolo a digiuno per 6 giorni prima di poter essere  operato e conoscerà pure le  giustificazioni della sanità lombarda che potevano essere  accettate in un ospedale da campo.Non le hanno detto caro Maroni che il Circolo ha 25 sale operatorie, ma ne viene utilizzata la metà per risparmiare i soldi di nuove assunzioni quando il personale “lascia”, inoltre  che la metà delle sale è contingentata, cioè turni e orari immodificabili e che vanno rispettati, che infine per evitare il blocco di recente sono state assunte alcune strumentiste, davvero un record.

E secondo Lei il tafazzisimo  a Varese c’è solo tra gli oppositori? Io credo che non ci siano barriere di sorta se in tutte le istituzioni del territorio in questi anni di pessima gestione della sanità non si sia levata una voce a chiedere almeno spiegazioni. Molti hanno evitato il modello Tafazzi, ma  sono stati zitti, forse perché lo erano i loro partiti, principali responsabili della decimazione  del “Circolo”.

Il Presidente Maroni ha presentato la nuova sanità lombarda: caro Bobo, chiedigli se ci può dare qualche speranza per un ospedale dignitoso a Varese. O dovremo  arruolare anche un alto ufficiale nell’esercito dei Tafazzi di casa nostra?

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Pubblicato il 06 Novembre 2015
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