Lavoratori in piazza contro la Fondazione Don Gnocchi

È stata un successo l’astensione dal lavoro organizzata nei centri sanitari della Fondazione Don Gnocchi. Lo riferisce l’Unione Sindacale di Base che aveva indetto per oggi, venerdì 13 novembre, lo sciopero nazionale.

«L’adesione travalica il numero degli iscritti all’USB» hanno commentato gli organizzatori che hanno parlato di 500 persone riunite in corteo per le vie di Milano fino a piazza Duca d’Aosta.

«Ora la Fondazione non può più ignorare la voce dei lavoratori e dell’USB – avverte Angelo Vaghi, dell’USB Lavoro Privato – questa mattina la Curia ha assunto l’impegno ad incontrare una nostra delegazione già nella prossima settimana e a farsi tramite per l’apertura del tavolo anche con l’USB”. A questo punto ci auguriamo che la Regione Lombardia dimostri stessa attenzione e sensibilità, impedendo che si protragga il ricatto e lo sfruttamento di tanti lavoratori e lavoratrici che hanno orgogliosamente portato avanti un delicato servizio per un’ampia utenza in tutta Italia. Non è più il momento di temporeggiare come stanno facendo Cgil Cisl Uil, rimaste in passiva attesa di reazioni da parte della Fondazione. Rivendichiamo in primo luogo l’immediato ritiro della disdetta contrattuale e l’apertura del tavolo su una vertenza che coinvolge circa 6.000 dipendenti» ha concluso Vaghi.

Lo sciopero era stato proclamato contro la disdetta unilaterale del contratto da parte della Fondazione e contro le trattative al ribasso.