I numeri dell’industria di Varese, terra di cluster

Le industrie del territorio generano il 7,1% del valore aggiunto totale della Lombardia, al quarto posto dopo Milano, Brescia e Bergamo. I suoi cluster vanno dall'industria aerospaziale alla fabbrica intelligente

univa

La provincia di Varese genera il 7,1% del valore aggiunto totale della Lombardia, al quarto posto dopo Milano, Brescia e Bergamo. In particolare, la nostra provincia genera il 9,2% del valore aggiunto industriale della Lombardia, il 6,6% del valore aggiunto nel comparto dei servizi/pubblica amministrazione, il 6,5% nelle costruzioni, l’1,5% del valore aggiunto agricolo.

In termini di occupazione, la provincia di Varese assorbe il 7,7% degli occupati totali della Lombardia (quarta provincia in termini di occupazione dopo Milano, Brescia e Bergamo). In particolare, Varese assorbe il 9,8% degli occupati nel settore industriale a livello regionale; il 7,2% degli occupati nelle costruzioni; il 7,2% nei servizi e pubblica amministrazione; il 2,8% degli occupati nel settore agricolo. (Fonte: elaborazione Fondazione Edison su dati Istat 2012)

«In questi anni il sistema manifatturiero varesino –  commenta Riccardo Comerio, presidente di Univa (foto sopra) – ha saputo difendere con orgoglio la propria identità, reinterpretando il modo stesso di fare impresa. Sempre di più gli imprenditori hanno investito su iniziative di aggregazione delle forze intorno a progetti comuni. I cluster in questo sono stati un terreno concreto di rinnovo organizzativo e operativo sul quale l’industria della nostra provincia ha dimostrato le proprie capacità di fare da guida ad una nuova ed affascinante fase di sviluppo centrato sulle leve dell’innovazione e dell’internazionalizzazione».

Varese può essere definita come il territorio dei cluster, vale a dire aggregazioni strutturate di imprese, università, centri di ricerca e altri soggetti pubblici o privati attivi nel campo della competitività. La promozione e rafforzamento dei cluster lombardi sono una delle priorità strategiche del piano di Confindustria Lombardia #Lombardia 2030. Distribuiti geograficamente sul territorio, i cluster sono focalizzati su uno specifico ambito tecnologico e sono dotati di una forma giuridica e di una governance. Ogni cluster contribuisce alla competitività della regione a livello locale, nazionale ed internazionale. 

Cluster “Aerospazio”
Il Cluster aerospazio riunisce 74 imprese, 6 università e centri di ricerca, 1 associazione. È un sistema integrato di imprese, università e centri di ricerca, dotato di competenze tecnologiche e capacità scientifiche d’avanguardia nel settore: un sistema capace di integrare diverse competenze, dall’ala fissa all’ala rotante, dalla produzione di satelliti e osservazione della terra all’avionica, dai materiali alla produzione di equipaggiamenti e di sistemi qualificati.

Tra le eccellenze troviamo: ala rotante e volo verticale: punta di eccellenza del CTL, il settore dell’ala rotante (elicotteri, convertiplani); ala fissa e training systems: il settore dell’ala fissa va dall’addestramento primario con monomotori ad elica (con doppia motorizzazione a pistoni e turbocompresso), all’addestramento basico, sino all’addestratore avanzato-preoperativo; Gestione del traffico aereo nel settore sistemi avionici, nel settore sicurezza e trasporti e nel settore difesa spazio, satelliti e payload scientifici: spiccano aziende di rilievo internazionale specializzate sia nella realizzazione di payload scientifici, che di satelliti di piccola e media classe  equipaggiamenti e sistemi avionici, sistemi carburante, azionatori elettromeccanici ed idraulici, sistemi di comunicazione wireless prodotti da numerose piccole e medie imprese specializzate.

Cluster “Energia e Ambiente”
Riunisce 108 imprese, 8 università/centri di ricerca, 15 organizzazioni, 4 banche, 5 pubbliche amministrazioni. Il cluster rappresenta il sistema produttivo lombardo per l’energia e l’ambiente con particolare riferimento alla produzione di energia (convenzionale, rinnovabili); smart grid; efficienza energetica; gestione e depurazione delle acque; edilizia sostenibile.

Il cluster esprime competenze scientifiche e industriali e sinergie rispetto ai settori: sistemi e componenti principali per centrali a energia convenzionale e nucleare (ad es.: generatori di vapore, scambiatori, trasformatori); reti di trasporto e distribuzione; filiere delle biomasse e termovalorizzazione; efficienza energetica; trattamento delle acque; sviluppo di materiali e sistemi costruttivi innovativi per aumentare la qualità della vita negli edifici civili e industriali. Il cluster si caratterizza per una forte interdisciplinarietà e sinergia interna.

Cluster “Fabbrica Intelligente”
Il cluster riunisce 88 imprese, 7 enti di ricerca, 11 associazioni ed uno dei cardini del piano Lombardia 2030. Il cluster promuove e agevola la ricerca e l’innovazione sulle tecnologie per il settore manifatturiero per sostenere e sviluppare la leadership e la competitività del sistema produttivo lombardo. Il cluster esprime l’alto valore manifatturiero, con forti competenze tecnologiche e di ricerca nello sviluppo di impianti e macchinari e nelle tecnologie a supporto dell’industria food and beveraggi, forte focalizzazione sulle tecnologie che permette un’intensa attività di trasferimento tecnologico, forte rappresentanza scientifica territoriale: centri di ricerca pubblici e privati ed università, sistema di governance avanzato che garantisce la partecipazione paritetica delle imprese di ogni dimensione all’attività dell’associazione, forte collegamento dei membri con le piattaforme tecnologiche europee e con il cluster tecnologico nazionale che permette un’intensa attività di ricerca e di scambi commerciali.

Le potenzialità dell’industria 4.0 sono molto promettenti: le linee di produzione saranno in grado di riconfigurarsi automaticamente per ottimizzare la produttività, rispondere dinamicamente ai nuovi ordini o a variazioni degli stessi, predire i loro guasti e avviare i processi manutentivi adeguati in maniera autonoma. Ci si aspetta inoltre un aumento della flessibilità dei processi fino ad arrivare alla linea che potrà produrre qualsiasi tipo di prodotto senza la necessità di un passaggio da un lotto all’altro o di lunghi e costosi set-up. È così, quindi, che tecnologie e innovazioni si combinano creando le condizioni per una nuova rivoluzione industriale multidimensionale. Una sfida per il manifatturiero lombardo.

Varese è pioniera in quest’ambito perché l’Unione degli Industriali ha recentemente lanciato un percorso di approfondimento legato all’industria 4.0, in collaborazione con l’Università Liuc di Castellanza, che ha visto anche una recente missione in Silicon Valley di esponenti delle aziende del territorio, per approfondire i temi della fabbrica intelligente.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 02 Dicembre 2015
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