Documenti distrutti e 14 milioni di euro nascosti al Fisco: cooperativa nei guai

La Guardia di Finanza di Saronno scopre una cooperativa edile che per cinque anni ha evaso totalmente il fisco nascondendo o distruggendo la documentazione contabile

Guardia di Finanza

La Guardia di Finanza di Saronno ha dovuto mettere in campo tutte le sue competenze più avanzate per venire a capo della maxi evasione fiscale di una cooperativa che operava nel settore edile.

Un impegno che ha portato ad un importante risultato: i militari della Tenenza di Saronno, guidati dal Tenente Marco Velonà, hanno messo le mani su 14 milioni di euro di ricavi non dichiarati al Fisco e a circa un milione e mezzo di euro di Iva evasa.

Al termine di una complessa attività di verifiche incrociate, la Guardia di Finanza ha scoperto che, nonostante l’operatività della cooperativa si estendesse su gran parte del territorio della Provincia di Varese, l’attività risultava totalmente sconosciuta al fisco. Pur essendovi obbligata, infatti, la società non ha presentato le dichiarazioni fiscali per gli anni d’imposta dal 2010 a 2014, qualificandosi pertanto quale evasore totale.

L’amministratore della cooperativa ha cercato di non lasciare tracce dell’attività, facendo sparire tutti i documenti: “A rendere ancora più difficoltose le indagini – spiegano le Fiamme Gialle di Saronno – è stato il fatto che il rappresentante legale della società, si è reso irreperibile e ha occultato o distrutto i registri, le fatture, carteggi bancari ed ogni altra documentazione contabile relativa alla società”.

Uno sforzo inutile, dal momento che anche grazie a sofisticati mezzi informatici di cui il Corpo si è dotato nel tempo, i militari hanno ricostruito il reale volume d’affari della cooperativa: “Attraverso la minuziosa analisi delle movimentazioni bancarie poste in essere dai soggetti coinvolti, e mirate analisi di rischio abbiamo ricostruito l’enorme ammontare non dichiarato – spiega ancora il Tenente Velonà – e questo ha permesso di evitare un ingente danno per le casse dello Stato, ma anche che i responsabili proseguissero le loro attività illecite”.

Al termine dell’attività di Polizia Tributaria, sono state segnalate alla Procura della Repubblica di Varese cinque persone, con ruolo di amministratori a vario titolo della società, con l’accusa di omessa dichiarazione, occultamento e distruzione di documenti contabili.

Si cerca ora di capire dove sia stato nascosto tutto il patrimonio frutto dei reati commessi e illecitamente  occultato, parte del quale è già stato individuato.

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Pubblicato il 07 Aprile 2016
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