Il ritorno della filarmonica a Villa Letizia

La serata si è tenuta martedì 19 luglio. Ecco il racconto di chi ha partecipato all'evento

CARAVATE: il ritorno della filarmonica a Villa Letizia

Martedì 19 luglio, la musica è entrata a “Villa Letizia”: i responsabili, gli educatori e i ragazzi sono stati lieti di aprire le porte della “loro casa” ai caravatesi e al numeroso pubblico che ha assistito al concerto regalato dalla “Filarmonica Caravatese”.

La responsabile della banda, Rosaria Romano, ha detto: «E’ stato un grande piacere per noi tornare a Villa Letizia, perché nel passato, quando la struttura era adibita a centro per “non vedenti” erano state numerose le occasioni per portare la musica all’interno della villa e nel bellissimo parco. E’ stato un momento di gioiosa condivisione tra i cittadini di Caravate e gli ospiti di Villa Letizia. Noi ci adopereremo affinchè la tradizione continui e cercheremo di creare altre occasioni per condividere con gli operatori e gli ospiti la nostra attività musicale».

L’esecuzione musicale, infatti, ha ripristinatola vecchia tradizione dei concerti estivi a Villa Letizia, che era terminata nel 2001, quando i ciechi, fino a quel momento ospiti della casa, avevano dovuta lasciarla. Con la sua chiusura tutto era calato nel silenzio. E’ stato così molto bello rivedere il giardino della villa rianimarsi con la presenza della banda e di tanta gente.

La banda nacque nel 1920 a Caravate, paese dove allora non c’era nulla, e fu il primo momento significativo di aggregazione di una piccola comunità, che aveva deciso di affidare alla musica il suo desiderio di crescita sociale e culturale. Da allora è iniziata una fantastica storia che, attraverso alcune generazioni, è giunta intatta fino ai nostri giorni e che ha portato al successo e alla affermazione della filarmonica.
L’attività della Banda, inizialmente limitata agli avvenimenti religiosi e civili, nel tempo si è ampliata con i concerti estivi nei quartieri del paese e quello tradizionale natalizio, con raduni bandistici in trasferta e con la partecipazione a vari concerti in occasione di eventi.

Oggi, con il suo “Corso di orientamento musicale”, in cui si impara a suonare uno strumento per poi entrare nelle file della filarmonica, è un punto di riferimento per la formazione culturale e musicale dell’intera comunità e, soprattutto per i giovani, che vi affluiscono perché vedono la possibilità di allargare i loro orizzonti culturali, ma anche di essere protagonisti attivi della musica.

Con il concerto di martedì, la banda è stata ancora momento di apertura e integrazione nei confronti degli attuali ospiti di Villa Letizia: il patrimonio della musica è di tutti e può abbattere ogni barriera, invitandoci alla scoperta dell’altro. La serata si è aperta con un discorso di benvenuto da parte di Simone Maritan, Presidente di Agrisol Servizi, cooperativa che gestisce i migranti, braccio operativo della Caritas Diocesana comasca.

Applauditissimi i musicisti, che, sotto la direzione del maestro Alessandro Ancellotti, hanno eseguito un repertorio vario e interessante di marce e adattamenti di brani operistici e sinfonici, introdotti dalla spiegazione di Rosaria Romano. Simpatica l’esibizione della “Young Band”, che con sicurezza e bravura ha affrontato il pubblico. Anche se tutti erano riuniti per una bella serata di musica, si è osservato un minuto di silenzio nel ricordo di tutti coloro che hanno perso la vita a causa delle atrocità del terrorismo, che in questi mesi ha più volte colpito al cuore la nostra Europa.

Graditi ospiti il sindaco di Caravate, Davide Matera, e don Silvio, parroco di Caravate. Il sindaco ha ringraziato i responsabili e i musicanti della filarmonica per i concerti estivi tenuti in Caravate e Simone Maritan per avere aperto le porte di Villa Letizia alla buona musica, capace di unire le persone.

Anche don Silvio si è detto contento per avere ascoltato della buona musica, che ha unito tanta gente, anche di altre parrocchie, e che suscita in tutti sentimenti, emozioni e crea armonia. Ha ricordato che “la banda è un dono per tutti”. Alla chiusura della serata, Lella Guelfi, responsabile Agrisol, ha ringraziato i presenti per avere condiviso “la casa dei nostri ragazzi” venuti da lontano, auspicando che magari qualcuno di loro potrebbe forse fare parte della banda.
Alla fine si è fatto festa con un ottimo rinfresco offerto dalla Pro Loco e dagli alpini caravatesi: tanti i brindisi con gli ospiti di Villa Letizia. La solidarietà era palpabile…

Pubblicato il 21 Luglio 2016
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