“Verbano”, Magrini affonda: «Ma quale strappo nella maggioranza?»

Il capogruppo di “Insieme per una provincia civica” al consigliere Longhin: "Nessuno sgambetto a Ncd, il nuovo presidente è un tesserato!"

marco magrini

«Ma quale strappo nella maggioranza sulla nomina alla Verbano spa?».

Il giorno dopo il botta e risposta fra i consiglieri Longhin e Bertocchi sul “senso politico” della nuova nomina avvenuta mercoledì sera del presidente di una società che si occupa di risanamento delle acque, arriva anche la posizione di Marco Magrini, esponente del Ndc, e capogruppo di “Insieme per una Provincia Civica”, componente del consiglio provinciale che sostiene l’amministrazione Vincenzi (retta, appunto, da una maggioranza formata da Pd, Ncd e altri).

«E’ innanzitutto opportuno precisare che la nomina di Mauro Fiorini alla presidenza di Verbano spa non può essere considerato uno sgarbo fatto nei confronti di Ncd che è solo una delle componenti presenti nella lista “Insieme per una provincia civica” di cui sono capogruppo, in quanto Fiorini risulta iscritto ad un circolo Ncd di Luino contrariamente a Cometti (l’ex presidente ndr) che non mi risulta avere tali caratteristiche. Questo semplice dato basterebbe per smentire le fantasiose ricostruzioni di Longhin. Quello che invece a noi interessava era proporre un candidato con una provata esperienza amministrativa perché il mandato dei Sindaci della provincia è quello di traghettare tutti i consorzi, in breve tempo, dentro il gestore unico Alfa», dice Magrini.

«Secondariamente tendo a sottolineare un concetto che anche in altre circostanze ho avuto modo di sostenere – continua Magrini – e che cioè poco rilievo deve avere, come in effetti non ha avuto, la vicinanza di un candidato a questa o a quella personalità, nel caso specifico al Vice Presidente Ginelli, ma devono assumere il massimo rilievo, in situazioni del genere, l’opinione e le volontà del Territorio e dei suoi rappresentanti. A questo proposito mi sembra opportuno specificare che il voto della Provincia (30 voti) non sarebbe stato in nessun caso determinante se tutto il Territorio avesse potuto partecipare alla votazione ed in particolare mi riferisco all’assenza del comune di Besozzo (7 voti) che non ha partecipato alla votazione per il contenzioso tutt’ora aperto con la precedente gestione del consorzio del Verbano».

«Questo mio contributo è per completare quanto pubblicato oggi su alcuni articoli di stampa che raccoglievano solo la posizione di uno dei capigruppo della minoranza», conclude Magrini, capogruppo di “Insieme per una provincia civica”.

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Pubblicato il 08 Luglio 2016
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