Asteroide a un passo dalla Terra, l’Osservatorio lo fotografa

Le immagini trasmesse in America. Lo scatto frutto di una cinquantina di pose da 5 secondi

Avarie

La notte del 28 agosto scorso l’asteroide 2016 QA2, di circa 30 metri di diametro, passava molto vicino alla Terra, a circa 80.000 km di distanza.

Dopo soli 10 giorni, è la volta di un’altro asteroide, denominato 2016 RB1.

Scoperto due giorni fa dal Catalina Sky Survey in Arizona, uno degli Osservatori professionali più prolifici in questo campo, il piccolo asteroide (circa 10 metri di diametro) transiterà a circa 34.100 km dalla Terra alle ore 19.19 italiane di oggi, 7 settembre.

Quindi a meno della metà della distanza di 2016 QA2, e più vicino a noi della fascia dei satelliti meteorologici geostazionari.

Il nostro Osservatorio è riuscito a riprendere l’asteroide questa notte, dalle ore 01.10 alle ore 02.25.

I dati sono stati trasmessi sia al Minor Planet Center, l’ente americano che raccoglie i dati degli asteroidi del Sistema Solare, sia al team radar della NASA, che si occupa di osservare asteroidi pericolosi con i grandi radiotelescopi.

La tecnica radar è infatti l’unica che riesce a stimare distanza, dimensioni, forma e rotazione degli asteroidi vicini alla Terra, con una precisione senza eguali.

Per puntare le enormi antenne servono però in maniera continuativa i dati precisi sulla posizione dell’asteroide, e qui è dove entra in campo l’attività del nostro Osservatorio. I risultati delle osservazioni radar saranno disponibili già da questa notte.

L’immagine che pubblichiamo è la somma di 50 pose da 5 secondi l’una, quando l’asteroide si trovava a circa 434.000 km dalla Terra, poco più della distanza che ci separa dalla Luna. Il piccolo corpo celeste è il luminoso puntino vicino al centro; a causa della somma di immagini, le stelle risultano strisciate.

Fa un certo effetto pensare come sia possibile, con telescopi di medio diametro ed opportune tecniche, a vedere un “sasso” delle dimensioni di 10 metri già oltre la Luna. In caso di impatto con la Terra, l’asteroide sarebbe frantumato dal contatto con l’atmosfera terrestre, come è successo nel febbraio 2015 con l’asteroide esploso sopra i cieli della Siberia.
L’Osservatorio Schiaparelli di Varese è attivo in ambito scientifico tutte le notti serene, ed il telescopio da 60cm sarà presto affiancato dal più grande e moderno 84cm, con il quale saremo in grado di osservare asteroidi ancora più piccoli e lontani.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 07 Settembre 2016
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