Cardiologia aperta all’ospedale di Legnano
Mercoledì 15 febbraio, il personale del reparto diretto dal dottor Seveso effettueranno controlli e valutazioni per valutare il colesterolo e pressione arteriosa

Mercoledì 15 febbraio, nei pressi dell’Info Point dell’Ospedale di Legnano (area A piano 0), ci sarà l’appuntamento con “Cardiologie aperte: la prevenzione cardiovascolare, valutazione del rischio e modifica dello stile di vita”.
È una manifestazione patrocinata dall’Anmco (Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri) in occasione della “Settimana del Cuore”, e organizzata dall’Unità operativa di Cardiologia dell’Ospedale legnanese.
Dalle 10 alle 16 sarà presente una postazione dedicata con personale medico ed infermieristico del reparto.
Gli infermieri misureranno la pressione arteriosa e il livello di colesterolo, i medici calcoleranno il rischio cardiovascolare e consiglieranno eventuali modifiche dello stile di vita utili a ridurre tale rischio.
«Ritengo questa iniziativa molto interessante perché, spesso, si tende a privilegiare la cura delle malattie cardiovascolari piuttosto che a dare importanza alla loro prevenzione – afferma Giovanni Seveso, Direttore della Cardiologia legnanese -. L’abitudine al fumo, il sovrappeso, una dieta inadeguata con conseguenti livelli elevati di colesterolo e trigliceridi, la pressione arteriosa non controllata, la mancanza di attività fisica: modi di vita diffusi e raramente percepiti come un rischio di andare incontro a eventi anche mortali. Paradossalmente le persone preferiscono spesso assumere farmaci piuttosto che nutrirsi in modo sano, abbandonare le sigarette o fare più moto. Eppure l’arma più potente che abbiamo a disposizione contro le malattie cardiovascolari rimane la prevenzione: la modifica degli stili di vita scorretti può realmente ridurre il numero di infarti, ictus, scompenso cardiocircolatorio, morti improvvise. Questa iniziativa ha quindi lo scopo di aumentare la consapevolezza nelle persone: bastano alcuni semplici cambiamenti nelle nostre giornate per ridurre considerevolmente il rischio cardiovascolare, spesso ignorato o trascurato nella frenesia della quotidianità e dei tanti impegni».
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