“Ci vendiamo le caserme, ma il buco sarà chiuso”

La corte dei conti ha approvato il piano di rientro della Provincia. Vincenzi: "Sancito che avevamo ragione"

Provincia Vincenzi licata cavallotti

La corte dei conti ha approvato il piano di rientro della provincia di Varese dal buco di bilancio della passata amministrazione: 54 milioni di euro, che furono inseriti nei bilanci, ma che non arrivarono mai nelle casse dell’ente (leggi la storia). Le conseguenze sono politiche, giuridiche e amministrative.

Sul primo fronte il presidente della Provincia, Gunnar Vincenzi, dice di volersi togliere un sassolino dalla scarpa. “Mi hanno quasi ridicolizzato – osserva – ma quanto avevamo detto era tutto vero. Ci hanno lasciato un buco da 54 milioni di euro. Noi abbiamo dovuto scrivere un piano di rientro che ieri, dopo un’ora e mezza di camera di consiglio, la Corte dei conti ha approvato con una sentenza che presto sarà disponibile. E’ stato sancito, nero su bianco, che il nostro operato era giusto e che il nostro piano di riequilibrio, scritto dal sindaco di Tradate Laura Cavallotti, è corretto”.

Sul lato giuridico, si attende la motivazione con la sentenza della corte dei conti, ma il dato ormai è cristallizzato. I bilanci della Provincia di Varese sono nel frattempo finiti anche alla procura che ha chiesto, e ottenuto, il rinvio a giudizio per alcuni funzionari e revisore dell’ente.  In ogni caso non ha mai contestato reati all’allora presidente e poi commissario Dario Galli.

Il terzo aspetto, amministrativo, è la conseguenza di quanto annunciato da Gunnar Vincenzi. Il consigliere delegato al bilancio non è più Laura Cavallotti, ma oggi è il sindaco di Lozza Giuseppe Licata. Il piano è decennale e i primi effetti si sono fatti sentire nel 2016. La Provincia ha venduto allo Stato due caserme, quella dei vigili del fuoco di Varese e dei carabinieri di Busto Arsizio (ne ha ricavato 4 milioni mezzo). “Abbiamo agito con un piano di tagli alla spesa corrente che già dal 2015 ha portato a un risparmio di 4,8 milioni di euro. E con una lunga serie di alienazioni, in parte già effettuate” commenta il presidente Vincenzi. “Oltre alle due caserme già vendute, si è in trattativa per la vendita della caserma dei carabinieri di Saronno. Il piano di riequilibrio – continua Vincenzi – prevede anche la rinegoziazione dei mutui, la razionalizzazione delle partecipazioni finanziarie e in particolare la vendita delle nostre quote di Sea“. La quota di azioni aeroportuali, secondo Laura Cavallotti, vale circa 6 milioni di euro, una somma che se dismessa porterebbe alla definitiva uscita della Provincia da Malpensa.

Va poi detto che a seguito del risultato referendario, il Governo ha eliminato l’ultimo taglio alle province per consentire, ovviamente, agli enti di sopravvivere. “Il mio auspicio – osserva Vincenzi – è che la Regione sia adesso più puntale nel girare le risorse che spettano alle province”.

Laura Cavallotti, sindaco di Tradate ed ex consigliere al bilancio ammonisce: “Sono comunque rammaricata da questa vicenda – osserva – c’è stata molta strumentalizzazione ma la sostanza è che delle risorse sono state tolte all’ente. E’ mancata la diligenza del buon padre di famiglia“.

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Roberto Rotondo
roberto.rotondo@varesenews.it
Pubblicato il 02 Febbraio 2017
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Commenti

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  1. massimiliano_buzzi
    Scritto da massimiliano_buzzi

    voglio proprio sperare che non vendano le quote azionarie in SEA, sarebbe una sciochezza del tutto priva di lungimiranza.

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