Individuato il proprietario dell’auto fatta a pezzettini

La polizia locale del Verbano è riuscita a risalire al padrone del veicolo. Giro di vite in valle anche sui rifiuti abbandonati

Avarie

Pensava di averla fatta franca, disfandosi della carrozzeria dell’auto, e del telaio.

Ma proprio su quest’ultimo gli agenti della polizia locale del Verbano sono riusciti a leggere il numero di serie e a risalire al proprietario.

È finita così con un provvedimento amministrativo la vicenda dell’auto tagliata a pezzettini e abbandonata nella “piana del Careggio”.
Si tratta della zona pianeggiante che si incontra percorrendo la statale all’altezza di Casalziuigno in direzione Luino, sulla destra. Qui passa il fiume Boesio, ci sono molti prati e un reticolo di sentieri in terra battuta lontano dalla vista di chi passa sulla strada.

Probabilmente per questo motivo l’uomo, uno straniero, extracomunitario, ha deciso di gettare quel che rimaneva di una vecchia Volkswagen, una “Golf serie 4”, abbandonata non prima di essere stata fatta a pezzi col “flessibile”.

Il proprietario rischia ora una denuncia, e comunque verrà comminata una sanzione amministrativa; dovrà inoltre sostenere il pagamento del recupero e dello smaltimento dei pezzi dell’auto, ora a cura della Polizia locale.

Il mezzo è risultato sottoposto a fermo amministrativo. In questi casi non è possibile nè vendere l’auto, nè demolirla – seguendo le trafile di legge.
Perché quindi non liberarsi di tutte le parti “smaltibili” separatamente, e gettare i pezzi nel prato? Da qui l’operazione della polizia del Verbano.

Gli agenti sono a tal proposito, in questi giorni, impegnati sul territorio proprio per rispondere alla necessità di colpire i trasgressori dell’abbandono illecito di rifiuti.

Oltre al clamoroso fatto dell’auto ridotta a brandelli, ci sono anche i furbetti del sacco viola, che viola non è (cioè contenente solo la frazione secca), ma nero: dentro ci sta di tutto, dall’umido al vetro, dalla plastica alla carta.

Proprio questa mattina, mercoledì 22 febbraio ne sono stati trovati diversi in località Ronco, nel comune di Cocquio Trevisago, che ha introdotto dall’anno nuovo i sacchi dotati di microchip per la frazione secca.

Qui alcuni sacchi non convenzionali sono stati recuperati dagli agenti che sono riusciti a risalire all’identità del trasgressore che ora verrà multato.

Andrea Camurani
andrea.camurani@varesenews.it

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Pubblicato il 22 Febbraio 2017
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