Bagno di folla per la Via Crucis col Cardinale
Quasi 5 mila fedeli hanno seguito il cardinale Angelo Scola nella Via Crucis che ha aperto i venerdì di Quaresima

A partire dalle 20 piazzale Santuario si è gremito di fedeli delle 190 parrocchie della zona pastorale IV di Rho. Decine i pullman che hanno scaricato senza sosta fedeli arrivati anche da Busto Arsizio, Bollate e Legnano. Il cardinale, con il Santo Chiodo “la reliquia più cara e santa del Duomo”, è arrivato poco prima delle 21 e poco un momento di raccoglimento nel Santuario ha dato il via alla processione.
A portare la croce assieme al Cardinale i giovani che hanno partecipato alla Giornata mondiale della gioventù della scorsa estate a Cracovia, i religiosi delle altre comunità cristiane della città, i lavoratori a rischio delle fabbriche della zona e il personale dell’ospedale cittadino al centro di non poche polemiche legate al caso delle morti sospette in pronto soccorso. Diversi i temi approfonditi nelle diverse stazioni: dall’accoglienza (è stata esposta anche la croce realizzata con i barconi di Lampedusa), il dolore della malattia e le difficoltà di chi perde il lavoro. Un corteo lunghissimo con libretti, tablet e telefonini ha seguito la processione. Si parla di poco meno di 5 mila persone.
L’arrivo in piazza Libertà ha visto i fedeli stringersi intorno al cardinale che ha parlato, in una breve omelia, di accoglienza: «Con questa Via Crucis, questa città e questa zona pastorale hanno voluto dire che noi amiamo tutti. Non per carità cristiana ma come segno di cultura e vera integrazione. Le sofferenze al mondo sono tante e atroci e ci sono anche le prove come quella di chi fugge da guerra e fame e la nostra prova quella di spalancare le braccia per essere in grado di accoglierli». Il prevosto monsignor Armando Cattaneo ha ringraziato la macchina organizzativa, le autorità, i tantissimi fedeli e il Padre Eterno che «ce l’ha mandata buona».
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