Bilancio approvato, è il primo di Galimberti
La maggioranza passa la prova con un buon margine di voti, confermate la scelte della giunta. La Lega espone manifesti contro le tasse
Era il primo bilancio del centrosinistra, il consiglio comunale l’ha approvato in 4 sedute. Il sindaco Davide Galimberti (foto) ha sottolineato il passaggio con soddisfazione: “Abbiamo messo in sicurezza il bilancio del comune e non era affatto scontato, stante l’attuale situazione economica”. La votazione finale è stata secondo copione: 20 voti di maggioranza (Pd, Lista Galimberti, Varese 2.0, Progetto Concittadino), 8 no dall’opposizione (Lista Orrigoni, Lega, Forza Italia) e 1 astenuto (la Lega civica).
“Fate opposizione ma senza pregiudizio – ha detto alle opposizioni il sindaco – questo bilancio è stato pensato e realizzato con forti politiche di riduzione della spesa, ma anche investimenti”. Durante la discussione è emerso che molti dei quasi 100 emendamenti chiedevano di limitare le assunzioni ma il sindaco ha risposto così alle obiezioni: “Abbiamo previsto assunzioni per coprire pensionamenti e innalzare qualità e il livello dei tecnici. Vi assicuro che non c’è un incremento della spesa del personale ma una riduzione, lo dicono i numeri e i numeri non confutabili.
E’ il primo bilancio del centrosinistra, ma senza un euro in più di tasse. La decisione sulla Cosap inoltre evidenzia lo spirito di questa amministrazione, che non vuole aumentare il carico fiscale ma migliorare i servizi con la partecipazione di tutti. Vi sono oltre 6 milioni di euro di investimenti sulle scuole, ci sono più infrastrutture e futuro giovani. 25 milioni di euro straordinari saranno investiti sull’ammodernamento della città a partire dalle stazioni e a brevissimo partirà la progettazione. Una novità assoluta sono infine i 300mila euro in più su cultura e turismo”.
Il sindaco ha concluso così: “Dal bilancio emerge la linea del centrosinistra e delle liste civiche. Pragmatismo ed eliminazione della demagogia inutile che fa solo perdere tempo e non porta alcun vantaggio ai varesini”.
Dall’opposizione durante tutta la seduta sono continuati gli emendamenti (i più attivi sono stati Piatti, Binelli e Pinti della Lega, Longhini e Calemme di Forza Italia, Boldetti della Lista Orrigoni) alla fine del voto i leghisti in aula e quelli tra il pubblico hanno esposto un manifesto con i personaggi di Robin Hood associati a sindaco, vicesindaco e assessore al bilancio: “I varesini non sono un bancomat, Re Riccardo torna presto”.
(I leghisti Pinti e Binelli)
Tra i veri emendamenti bocciati dalla maggioranza due avevano una certa rilevanza politica: la proposta del forzista Longhini di non tagliare alcuni fondi per le scuole paritarie ed è stato bocciato, così come è stato bocciato l’emendamento del leghista Piatti che voleva cancellare i 40mila euro che la giunta ha deciso di investire nel 2017 per dotarsi di un esperto di comunicazione in più oltre al portavoce del sindaco e all’addetta alla comunicazione interna che già esiste. Obiettivo: portare il brand Varese nel mondo. Una spesa di 40mila euro più iva che il centrosinistra ha confermato.
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