Educatrici dei nidi, accordo raggiunto e asili aperti a luglio
Il lungo lavoro di mediazione dell'assessorato all'Istruzione e di quello al Personale ha permesso di trovare una quadra tra le richieste delle educatrici e quelle dell'amministrazione

Si avvia verso una soluzione di compromesso la vicenda delle educatrici degli asili nido comunali che stanno protestando da settembre dell’anno scorso a causa della eliminazione dell’indennità di turno dalle buste paga e per le ferie troppo lunghe.
L’assessore alla Cultura e Istruzione Paola Magugliani ha confermato che tutte le insegnanti hanno dato la disponibilità a lavorare nel mese di luglio garantendo un servizio di vitale importanza per centinaia di famiglie che rischiavano di dover trovare una soluzione alternativa per la gestione dei propri figli in orario lavorativo.
Le lavoratrici hanno anche accettato la sostituzione dell’indennità di turno con un’indennità di disagio che, comunque, coprirà solo una parte della cifra che ricevevano in precedenza (si parla di 30 euro a fronte di 100) oltre all’obbligo di presentare delle relazioni nel periodo di chiusura dei nidi grazie al provvedimento varato dal governo che agevola lo smart working, garantendo una maggiore flessibilità nello svolgimento delle mansioni. L’accordo decentrato è frutto di una lunga trattativa con l’assessorato al Personale guidato da Alessandro Chiesa.
Solo una piccola parte del personale in forza ai nidi chiederà un pronunciamento del giudice del lavoro sull’effettivo diritto all’indennità di turno col rischio, però, che la questione finisca nelle mani della Corte dei Conti che potrebbe, in caso di sentenza negativa da parte del giudice, chiedere la restituzione di quanto riscosso fino a giugno dello scorso anno, data in cui è stato modificato il contratto di lavoro delle educatrici.
«Il servizio per il mese di luglio è garantito e anche l’accordo decentrato è stato accettato dalla stragrande maggioranza delle lavoratrici – ha sottolineato l’assessore Magugliani – purtroppo l’indennità di turno rischiava di creare un danno erariale. Grazie al provvedimento varato dal governo, durante i periodi di Natale, Pasqua e agosto potranno compilare le schede valutative senza dover andare a timbrare il cartellino anche durante il periodo di chiusura».
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