Fine del Ramadan, gli auguri del cardinal Scola ai musulmani lombardi
Nel messaggio ai fedeli dell'Islam l'arcivescovo cattolico cita due brani del Nuovo Testamento e del Corano. E si augura incontri e dialogo tra le due comunità

Per la festa di chiusura del mese sacro di Ramadan, che si celebrerà domenica 25 giugno, l’Arcivescovo di Milano, il cardinale Angelo Scola, ha inviato ai fedeli musulmani, un saluto che accompagna il Messaggio del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso.
Nel suo testo, il Cardinale confrontando due passi simili, tratti dal Corano e dalle Sante Scritture – «Gareggiate nelle opere buone» (Sura 5,48) e la lettera ai Romani dell’apostolo Paolo «Gareggiate nello stimarvi a vicenda» (Rm 12,10) – ricorda che «siamo invitati dalle nostre fedi a cercare gli uni negli altri il bene che Dio semina e a farlo fruttificare».
Rivolgendosi ai fedeli musulmani Scola sottolinea che «proprio il mese di Ramadan «vi sta donano questi frutti» la cui bellezza va comunicata, «per poter compensare e guarire le conseguenze del peccato degli uomini: violenze, guerre, carestie, migrazioni, inquinamento, tristezza, perdita della speranza e, soprattutto, del rapporto con Dio».
Nel testo, infine, il Cardinale auspica che gli incontri e i dialoghi avviati in Diocesi tra parrocchie e associazioni cattoliche e centri culturali e di preghiera islamici possano rispondere «alla sete di vita, felicità, verità e bene che, soprattutto i giovani, mostrano di avere»
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