In arrivo ondata di maltempo, protezione civile in preallarme
Attesi temporali forti e precipitazioni che potrebbero provocare problemi di dissesto idrogeeologico. Sotto osservazione i bacini di Olona-Seveso-Lambro
Per domani, mercoledì 28/06, fin dalle prime ore sono previste precipitazioni sparse, che interesseranno inizialmente i settori alpini, a partire da Nordovest, in rapida estensione nella prima parte della giornata ai restanti settori alpini, prealpini e parte dei settori di pianura, in particolare alta pianura occidentale, dove insisteranno già in mattinata.
Nella seconda parte della giornata di domani 28/06 le precipitazioni si propagheranno diffuse da sudovest a nordest a tutta la regione, risulteranno particolarmente intense sui settori prealpini e parte di alte pianure, e assumeranno anche carattere di rovescio e temporale, con fenomeni che localmente potranno risultare di forte intensità.
In concomitanza al passaggio perturbato venti dai quadranti meridionali e orientali: da deboli a moderati, dal pomeriggio di mercoledì 28/06 in ulteriore rinforzo moderati o forti.
Sulla base delle previsioni meteorologiche emesse da ARPA-SMR e delle valutazioni condotte dal Centro Funzionale regionale, si
suggerisce ai Presidi territoriali di mantenere un’adeguata attività di sorveglianza:
– agli scenari di rischio temporali forti (rovesci intensi, fulmini, grandine, raffiche di vento) con elevata incertezza previsionale ma che potrebbero determinare effetti anche diffusi quali:
• danni alle coperture e alle strutture provvisorie con trasporto di materiali a causa di forti raffiche di vento;
• rottura di rami, caduta di alberi e abbattimento di pali, segnaletica e impalcature con conseguenti effetti sulla viabilità e sulle reti aeree di comunicazione e di distribuzione di servizi;
• danni alle colture agricole, alle coperture di edifici e agli automezzi a causa di grandinate;
• innesco di incendi e lesioni da fulminazione;
• problemi per la sicurezza dei voli amatoriali e delle attività svolte sugli specchi lacuali;
– agli scenari di rischio idrogeologico e idraulico, con effetti anche diffusi legati a instabilità di versante, colate di detrito o di fango, fenomeni di erosione e cadute massi, locali innalzamenti dei livelli idrici, fenomeni di erosione spondale e possibili locali effetti di esondazione (anche dovuti a insufficienze locali delle reti di drenaggio urbano, in particolare nei bacini di Olona-Seveso-Lambro e nelle aree metropolitane), che potrebbero determinare pericolo per la sicurezza e integrità di beni e persone, come ad esempio:
• interruzioni della rete stradale e/o ferroviaria in prossimità di impluvi e a valle di frane e colate di detriti o in zone depresse in prossimità del reticolo idrico;
• danni e allagamenti a singoli edifici o centri abitati, infrastrutture, edifici e attività agricole, cantieri, insediamenti civili e
industriali interessati da frane o da colate rapide;
• allagamenti di locali interrati e di quelli posti a pian terreno lungo vie potenzialmente interessate da deflussi idrici;
• danni alle opere di contenimento e regimazione dei corsi d’acqua;
• danni a infrastrutture, edifici e attività agricole, cantieri, insediamenti civili e industriali situati in aree inondabili;
• danni agli attraversamenti fluviali in genere con occlusioni, parziali o totali, delle luci dei ponti dei corsi d’acqua minori e
maggiori;
• danni a beni e servizi.
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