Walk in Progress: Elena e Cristian raccontano la “loro” via Francigena

Appassionati camminatori, dopo aver completato il Cammino di Santiago ripartono sulla via di pellegrinaggio per Roma: mille chilometri in 23 giorni, raccontati anche con un blog e i social

Casorate Sempione

Uscire dalla porta di casa per vedere il mondo. Mettere nel proprio zaino tutto quello che serve e iniziare a camminare verso un orizzonte, che non è destinazione ma promessa di nuove avventure, da godere con la mente, con gli occhi con le proprie gambe ma soprattutto con i propri piedi. È un sogno che molti hanno fatto, almeno una volta nella vita.  Partire per una ricerca che è più una scoperta di sé che un viaggio fine a sé stesso; una ricerca interiore che chiama tutti, uomini e donne, giovani e anziani, indipendentemente dalla religione, razza o cultura. Partire, fissando una meta, un obiettivo, ma scoprendo cammin facendo che è la strada stessa l’obiettivo.

Questo è quello che è capitato anche a Elena e Cristian, due ragazzi del Varesotto, con la passione per i percorsi a movimento lento, che passo a passo, condurranno verso la meta, ovvero verso il cammino. Passo passo, metro a metro verso Santiago di Compostela nel 2016, e poi ancora Fisterre e Muxia. 920 chilometri lungo il Cammino Francese, il più classico, il loro primo vero cammino, in 26 giorni completamente scollegati dal mondo; godendo di tutte le bellezze che scorcio dopo scorcio, i meravigliosi paesaggi spagnoli hanno voluto loro offrire, in un cammino a passo lento, lungo le regioni della Navarra, La Rioja, Castiglia e León e Galizia, e le città di Pamplona, Logroño, Burgos e León ed infine lei, Santiago, incontrando persone e ambientazioni fantastiche il cui ricordo viaggerà sempre con loro.

Ma, una volta rincasati, così come molti altri camminatori “in progress”, si sono resi conto che quello era stato solamente il punto di partenza, l’inizio di un cammino verso il cammino stesso, mettendo le proprie esperienze in condivisione con gli altri ed iniziando ad avviare ulteriori progetti di cammini a passo lento.
Ma come ci si avvicina a questo tipo di approccio al cammino? Alcuni iniziano per inquietudine culturale, altri per motivi spirituali, per voglia d’avventura o sfida personale… ma è chiaro che camminare è un modo diverso e profondo di fare turismo, un turismo “lento”, e la nostra cultura, la nostra società, stratificata di complicazioni e burocrazia lo sta riscoprendo, come un vero e proprio ritorno alle origini, alla semplicità delle cose, alla valorizzazione del quotidiano e del proprio tempo secondo per secondo. Questo capita perché esiste un giorno nella vita di ognuno che riesce a rovesciare tutto quello in cui si ha creduto fino a quel momento. Capita a tutti ma non tutti se ne accorgono. A volte è un momento di fortuna, chi la chiama energia, fato, destino, Dio.

Nasce così l’idea del progetto WIP – Walk in Progress, con l’obiettivo di portare le proprie esperienza di viaggio a fattor comune con tutti quelli che, come loro vogliono mettersi in cammino, ascoltando le emozioni del cammino di ognuno, creando un punto di incontro e di confronto tra esperienze, paure ed emozioni legate al Cammino.

Casorate Sempione

Ma non è finita qui, il prossimo progetto a passo lento di Elena e Cristian partirà il 31 luglio 2017, quanto partiranno per la loro prossima avventura, dal colle del Gran San Bernardo (Valle d’Aosta al confine con la Francia), sino a Roma, lungo la via Francigena, o via Romea seguendo l’itinerario di Sigerico (la relazione di viaggio più antica in riferimento alla via Francigena, il percorso di pellegrinaggio che portava a Roma e che costituiva, in epoca medioevale, una delle più importanti vie di comunicazione europee), nel quale Elena e Cristian saranno connessi attraverso i Social Media (blog – Facebook ed Instagram) al fine di condividere le proprie esperienze di viaggio con tutti coloro che vorranno.
Circa 1000 km e 24 giorni (in media 45 km al giorno) per portare a termine il cammino attraversando Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, seguendo le orme di Sigerico, l’arcivescovo di Canterbury, nel 990.
Questo capita probabilmente perché esiste una strada perfetta costruita apposta per ognuno di noi. a volte ci può volere una vita intera per intravederla e non ne basta una per percorrerla ma, prima o poi, si affaccia ai nostri occhi.

Ma come è possibile entrare in contatto con il progetto “WIP – Storie in cammino? Elena e Cristian hanno un blog, una pagina Facebook e un account Instagram, aggiornati quotidianamente, che daranno la possibilità a tutti di seguire le imprese del gruppo e volendo, di raggiungerlo per condividere un pezzo di strada insieme a WIP. «Un viaggio può significare rimettersi in pista sulla strada che ci è stata assegnata. La paura gioca dei tranelli pericolosissimi, è astuta, ti cammina a fianco, ti respira e, appena può, ti mangia l’energia. Appena fai il salto, tuttavia, lei se ne va e ti lascia vivere». Buon Cammino.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 24 Luglio 2017
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