Due o tre cose da fare in vacanza a New York

Visitare la città è come aprire un campionario che racchiude un estratto di ogni cultura del mondo. Significa immergersi in uno spazio urbano sterminato dove tutto è enorme ma anche incredibilmente denso di luoghi di interesse e di storie umane

Viaggio a New York

Visitare la città di New York è come aprire un campionario che racchiude un estratto di ogni cultura del mondo. Significa immergersi in uno spazio urbano sterminato dove tutto è enorme ma anche incredibilmente denso di luoghi di interesse e di storie umane. Ogni strada, dalla Fifth Avenue alla traversa più marginale, nasconde qualcosa di curioso. Ogni ora del giorno e della notte è straordinariamente ricca di vita e ogni vita, a New York, trova un suo modo diverso di esprimersi.

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Se state pensando di andarci sappiate che non esiste una ricetta giusta per poterla visitare. Esistono itinerari turistici ben consolidati, agenzie specializzate ma anche city-blog fatti molto bene che, oltre a vendere pacchetti ad hoc, forniscono con grandissima precisione tutte le informazioni delle quali avrete bisogno (su tutti vi consiglio viagginewyork.it e, assolutamente, di diventare fan della pagina Facebook di Pieri Armenti “Il mio viaggio a New York”). La cosa migliore, tuttavia, è prepararsi comunque da soli studiando un po’ di guide, chiedendo ad amici, guardando qualche film e caricandosi di curiosità.

La ricetta che ho scelto io è stata quella di camminare. Camminare moltissimo: almeno 20 chilometri al giorno per tutti gli 8 giorni che ho trascorso nella metropoli, usando la metropolitana solo per saltare le zone già visitate. Quello che consiglio è di darvi questa regola: mai visitare un luogo due volte. La città è troppo ricca di cose da fare e la vostra visita sarà soltanto una goccia nell’oceano: non dovrete sprecare neanche un’occasione per scoprire qualcosa di nuovo.

Cosa vedere a New York

Rispondere a questa domanda è molto difficile. La città può offrire il meglio in qualunque campo di interesse e potenzialmente può permettere ad ognuno di cucire una visita tagliata su se stesso. Ma questo richiede una conoscenza profonda della città che, ovviamente, è impossibile avere prima di esserci stati e spesso anche dopo. Tendenzialmente vale sempre il consiglio di fare una lista dei principali luoghi di interesse e allargare la visita a cerchi concentrici partendo proprio da essi. Viceversa, e forse ancora più interessante, ci si può muovere per quartieri. Pescatene tra questi un paio al giorno e partite con l’esplorazione.

I primi che sceglierei sono in assoluto SoHo, l’East Village, NoLIta, Chinatown, Chealsea e Williamsburg.

Il Brooklyn Bridge

Immancabile nel vostro percorso dovrà essere il Brooklyn Bridge, il ponte che collega il distretto di Brooklyn a quello di Manhattan. L’ideale, in questo caso, è approfittare dell’occasione per fare un giro a Brooklyn e poi avvicinarsi al ponte passando dal Brooklyn Bridge Park.

Fermarsi a Dumbo (Down Under the Manhattan Bridge Overpass) per fotografare Manhattan racchiusa tra il ponte di Brooklyn e Manhattan, e poi imboccare il ponte percorrendolo a piedi fino a Manhattan. Qui un’idea di che cosa significa.

L’High line nel West side

Sempre in tema di belle passeggiata non dovrà mancare nel vostro itinerario l’High line, la vecchia ferrovia sopraelevata riqualificata e trasformata in un percorso pedonale che attraversa la parte ovest della città. Una camminata piacevole che si può abbinare alla visita del quartiere di Chealsea e magari ad uno spuntino al Chealsea Market.

Central Park

Il parco è stupendo proprio come ve lo hanno raccontato nei film, nei libri e nelle foto su Instagram. È la patria di chi fa jogging a New York, fin dalla mattina prestissimo, e pieno di piccoli e grandi angoli da scoprire. L’anello completo che gira intorno al parco è lungo quasi 10 chilometri, ma le strade (asfaltate, sterrate e battute a sentiero), non si contano.

Mangiare costa molto fare shopping molto meno

Viaggio a New York

Ve ne accorgerete subito, nella Grande Mela la vita è molto cara, soprattutto se paragonato a come siamo abituati in Italia. Nei ristoranti e nei bar troverete liste menù che vi sembreranno un po’ costose ma ancora accettabili. Ma presto imparerete che a quei prezzi vanno aggiunte un paio di cose: la tassa comunale del valore di poco meno del 9% del bene acquistato e, soprattutto, la mancia. A New York lasciare la mancia non è un un gesto di riconoscenza da centellinare: è praticamente un obbligo. Quando pagate mettete sempre in conto di lasciare dal 15% al 20% in più di mancia. Ma il 15% è solo se il servizio è stato scortese, normalmente va lasciato il 18%-20%. Se pensate che un cocktail al bancone costa mediamente tra i 10 e i 15 dollari, voi ne spenderete tra i 13 e i 19. Una birra, di solito, ne costa 8: voi dovete lasciarne sul bancone poco meno di una decina.
La cosa positiva è che, invece, nei negozi di abbigliamento potrete trovare prezzi un po’ più vicini ai nostri e, anzi, se siete in periodo di saldi potete fare dei veri affari.

Orientarsi e muoversi a New York

Viaggio a New York

Sebbene la città sia enorme riuscire ad orientarsi non è per nulla difficile. Le regole sono molto semplici: tutte le strade orizzontali sono le Street e si contano dal basso verso l’alto mentre le strade verticali si chiamano Avenue e si contano da destra verso sinistra. La maggior parte delle strade sono identificate attraverso un numero ma ce ne sono alcune che hanno un nome: la Madison, la Park, la Lexington, la Broadway ecc.
La parte principale della città, Manhattan, si divide in Downtown, Midtown e Uptown. Questo è un elemento importante quando ci si muove in superficie ma ancora di più quando si prende la metropolitana che ha appunto due direzioni: downtown e uptown.
La metropolitana di New york, a dispetto della sua storia e della celebrità dei racconti, è veramente vecchia, sporca e esageratamente calda. Resta comunque il mezzo più capillarmente diffuso insieme ai bus e anche molto conveniente. È possibile acquistare una Unlimited Metrocard ricaricabile da 31 dollari valida per 7 giorni su metro e bus.

La notte newyorkese

Avere la pretesa di raccontare compiutemente questo argomento è impossibile. La città è talmente densa di luoghi vivi ad ogni ora del giorno e della notte che è impossibile dire di averci capito qualcosa. La mia esperienza è che SoHo, NoHo, l’East Village e NoLita sono dei bei posti, ricchi di localini e club e che il top si trova ormai a Brooklyn nelle zone di williamsburg e soprattutto Green Point. La New York più bella, tuttavia, è quella nascosta. Una parte imperdibile della città sono tutti quei locali che la città si porta dietro dai tempi del proibizionismo, gli Speakeasies. Sono luoghi ai quali si accede da una porta nascosta all’interno di un’attività completamente diversa. Io ho avuto la fortuna di fare alcune esperienze molto suggestive. In particolare in un ristorante messicano a Lower Manhattan che si chiama La Esquina. Vi si accede attraverso una porta nascosta all’interno di un fast food.

Gite da New York: Washington e Boston

Viaggio a New York

Per esplorare minuziosamente tutta la città di Manhattan ci vorrebbe una vita, e a New York oltre a Manhattan ci sono altri distretti. Robette tipo Brooklyn e il Queens grandi ognuno cinque volte Manhattan. Se avete una settimana conviene concentrarsi solo sulla città ma se avete qualche giorno in più può valere la pena di fare qualche gita fuori porta, più che altro per guardare le città da altre prospettive. Io ho scelto Boston e Washington ma ci sono altre mete a portata come Filadelfia, Baltimora, Atlantic City o le cascate del Niagara.
Boston, a mio parere, è una meta da non lasciarsi sfuggire. La città ha un aspetto molto più europeo, si gira comodamente a piedi e ha moltissime cose da vedere e da gustare.
Washington mi è parsa molto più seriosa: la città e i locali sono molto più chiusi su se stessi ma per fortuna c’è tutta l’area del National Mall (l’ampio viale monumentale che dal Lincoln Memorial porta al Capitol Hill passando dalla Casa Bianca) da visitare con tantissimi musei ad ingresso gratuito (da non perdere il National Museum of African American History and Culture e la National Gallery).
Per spostarmi in queste due città ho usato un servizio di pullman low cost che tra andata e ritorno può costare 10 dollari o 50 a seconda del preavviso con il quale lo si acquista. Diversamente ci si può muovere in treno (costa un po’ di più ma ne vale sicuramente la pena visto che muovendosi su ruota si rimane sempre imbottigliati per ore in ingresso alle grandi città). Per tratte così brevi mi sento di dire che è sconsigliato l’utilizzo dell’aereo.

Sicurezza a New York

Nonostante la grandissima quantità di gente in circolazione, o forse anche per quello, a New york vi sentirete sempre sicuri. per lo meno è l’impressione che la città ha fatto a me e alla mia ragazza. Che ci trovassimo nel Financial District a mezzogiorno o in metropolitana a Brooklyn alle 4 del mattino abbiamo sempre avuto la sensazione di non poter stare tranquilli. Poi, certamente, si tratta comunque di una metropoli con il suo fascino e le sue contraddizioni.

Consigli in ordine sparso

Viaggio a New York

I musei sono fenomenali e, organizzandosi, anche molto economici. Il Metropolitan chiede un biglietto d’ingresso con donazione “secondo ciò che ognuno si sente di dover donare”. Il MoMa il venerdì dalle 4 è ad ingresso gratuito (e si trasforma in un carnaio). A Soho si compra bene. A Lolita ho trovato i negozi più carini. Da Katz’s Delicatessen a mangiare un pastrami ci dovete andare assolutamente. Junior’s restaurant a Brooklyn è un post dove dove fare almeno un brunch (con cheesecake). A Central Park è obbligatorio fare una corsetta all’alba attorno al Jacqueline Kennedy Onassis Reservoir. I locali di Green Point a Brooklyn sono uno spettacolo: specialmente il The Brooklyn Barge, l’Hotel Delmano e il Westlight (dove però non sono stato). Di giorno mentre girate la città è inutile appesantirvi con Fast food, scegliete le comodissime confezioni di frutta fresca già tagliate che trovate praticamente in ogni supermercato. Fatevi una serata in un teatro di Broadway. Fatevi una serata in un locale jazz (io sono stato al bellissimo Village Vanguard attivo dal 1935). Salite su Cyclone a Coney Island, le montagne russe in legno costruite nel 1927. Se siete appassionati di fotografia fatevi un giro a B&H. Fatevi un pic-nic in uno dei tantissimi parchi pubblici. E, infine, ancora una volta, camminate, camminate, camminate.

Tomaso Bassani
tomaso.bassani@varesenews.it

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Pubblicato il 30 Agosto 2017
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