Installatori di macchine utensili quasi introvabili. “Servono scuole dei mestieri”

Questo è l’anno dell’integrazione vera tra scuola e impresa. Davide Galli (Confartigianato): «In questo momento la parola “rete” assume un significato senza precedenti»

davide galli

«In bocca al lupo». Al presidente di Confartigianato Imprese Varese, Davide Galli, basta una parola per salutare tutti gli studenti che da oggi riprenderanno in spalla gli zaini al suono della campanella. Con la ripresa delle lezioni, si rinnova anche l’impegno formativo di una scuola che deve guardare al di là dei banchi, di famiglie che devono superare i pregiudizi (meglio i licei degli istituti professionali?) e di un’impresa che sa benissimo quali sono le figure necessarie per dare continuità alla vocazione manifatturiera del nostro territorio attraverso vere e proprie “scuole di mestiere”. Sulla stessa strada, tracciata tempo fa, insiste l’associazione di Viale Milano che all’esperienza in azienda ha dato spazio con Ife (il progetto Imprese Formative d’Eccellenza), Job Talent (il portale di Confartigianato che consente l’accesso semplice e immediato alla rete di servizi per il lavoro rivolta a imprenditori, persone in cerca di occupazione e scuole), l’apprendistato (strumento insostituibile per validità, funzionalità e occupazione) e confronti serrati con le aziende della provincia per mappare le skills più adeguate da inserire in officine e laboratori.

LA TAVOLA ROTONDA
È di poco tempo fa, infatti, la tavola rotonda con gli imprenditori delle valli del luinese che lamentavano proprio un cedimento nella preparazione di meccanici e, in particolare, di meccatronici. Secondo un’analisi di Confartigianato, infatti, tra le professioni più richieste e con maggiore difficoltà di reperimento figurano gli addetti all’installazione di macchine utensili (introvabili per il 64% delle assunzioni previste) e gli addetti alla gestione di macchinari a controllo numerico (manca all’appello il 58% del personale necessario alle imprese). Problemi anche a reperire, a livello nazionale, 14.990 operai nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche (pari al 43% del totale di questa qualifica richiesta dalle imprese) e 14.430 tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione (39%).

UN AIUTO PER TUTTI
L’alternanza scuola-lavoro è uno strumento di condivisione di obiettivi, speranze e futuro. Lo sottolinea nuovamente il presidente Galli: «Per il legislatore è spesso difficile comprendere come gli strumenti del lavoro e dell’inserimento professionale siano delicati e strategici per le imprese di piccole e piccolissime dimensioni. Ecco perché da mesi Confartigianato Varese lavora per sensibilizzare famiglie, scuole e imprese affinché si arrivino a incrociare le aspirazioni dei nostri ragazzi con le offerte curricolari degli istituti superiori, e delle università, e con la capacità delle aziende di accompagnare i giovani nel processo formativo pratico». L’augurio, dunque, è che la campanella scolastica non dia solo una “sveglia” ai tempi della scuola ma anche al sistema in generale: «Scegliere la persona giusta, e lo strumento contrattuale migliore per inserire nuovo personale in azienda, significa migliorare prestazioni e business», sottolinea il numero uno di Confartigianato Varese.

SUPPLY CHAIN & OPERATION MANAGEMENT E MECCATRONICO PER INDUSTRIA 4.0
Mai come in questo momento la parola “rete” assume un significato senza precedenti. Mettersi insieme, confrontarsi su quello che è prioritario per il futuro dei nostri giovani, monitorare i risultati dell’alternanza scuola-lavoro, collaborare con scuole e atenei (mettendo a sistema i loro bisogni con quelli delle imprese), riflettere anche criticamente su quello che si può e si deve fare è un impegno economico, sociale ed etico. La provincia di Varese si sta preparando. Come dice l’assessore regionale all’Istruzione, formazione e lavoro Valentina Aprea, «nelle novità del sesto e settimo anno degli Istituti Tecnici Superiori, Varese può vantare i percorsi di Supply chain & Operation management, esperto di new media marketing e esperto di digital communication. Nello stesso tempo, i nuovi percorsi del quinto anno degli Istituti di Formazione Tecnico Superiore riguardano il Supply chain & Operation Managemente ma anche il meccatronico per l’Industria 4.0 e aeronautica».

INNOVAZIONE E CREATIVITÀ
«Credere nelle imprese – conclude Galli – significa credere in un’economia sana, in un mercato dinamico, in un modo di lavorare innovativo e creativo. E per i giovani non significa solo fare esperienza in quello che è la conoscenza tecnica della macchina e del suo funzionamento ma anche acquisire esperienze nel fare squadra, nel lavorare in team e nel mettersi in gioco ogni giorno. Significa capire di cosa è fatta la vita perché il lavoro è fatto, prima di tutto, di relazioni umane. Andare nelle aziende è importante anche per questo: il saper fare passa dal saper essere».

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Pubblicato il 11 Settembre 2017
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