Via libera alla legge che aiuta i piccoli comuni

l provvedimento prevede per l'anno 2017 lo stanziamento di 10 milioni e un fondo per gli anni a venire. Internet, alberghi diffusi e rivalutazione dei centri contro lo spopolamento gli obiettivi della norma

Avarie

Sono il 70% dei Comuni italiani: sono i piccoli comuni al di sotto dei 5000 abitanti a cui è rivolta la legge oggi approvata al Senato.

Si tratta dell’ultimo atto di una normativa che era in discussione da tre legislature e che aveva come obiettivo quello di trovare risorse per i piccoli, a volte piccolissimi centri.

I soldi previsti dalla legge sono risorse molto limitate, si parla di 10 milioni pe ril 2017 e di un fondo che si incrementerà di 15 milioni ogni annualità successiva fino al 2023.

Soldi che, secondo l’intendimento della normativa, sproneranno la diffusione della banda larga, l’artigianato digitale ma anche semplificazione per il recupero dei centri storici in abbandono o a rischio spopolamento anche per la loro conversione in alberghi diffusi, con un connubio di tecnologia e green economy: sono questi alcuni dei punti di forza del disegno di legge per il sostegno dei comuni con popolazione inferiore a 5000 abitanti e dei territori montani e rurali.

COME RIPORTA IL SITO ANSA.IT

Il provvedimento contiene interventi di manutenzione del territorio con priorità per la tutela dell’ambiente e la prevenzione del rischio idrogeologico. Si prevedono poi interventi per la messa in sicurezza di strade e scuole e di efficientamento energetico del patrimonio edilizio pubblico; l’acquisizione e riqualificazione di terreni ed edifici in abbandono; la possibilità di acquisire case cantoniere da rendere disponibili per attività di protezione civile, volontariato, promozione dei prodotti tipici locali e turismo; la realizzazione di itinerari turistico-culturali ed enogastronomici; la possibilità di acquisire binari dismessi e non recuperabili all’esercizio ferroviario da utilizzare come piste ciclabili.

Particolare attenzione è riservata ai servizi: è prevista ad esempio la possibilità per i centri in cui non ci sono uffici postali di pagare bollette e conti correnti presso gli esercizi commerciali. Per finire: arriverà la facoltà di istituire, anche in forma associata, centri multifunzionali per la fornitura di una pluralità di servizi in materia ambientale, sociale, energetica, scolastica, postale, artigianale, turistica, commerciale, di comunicazione e sicurezza, oltre che per attività di volontariato e culturali. Via libera anche a interventi in favore dei residenti e delle attività produttive insediate nei piccoli Comuni, alla promozione delle produzioni agroalimentari a filiera corta e al loro utilizzo anche nella ristorazione collettiva pubblica.

QUI LA SCHEDA DEL TESTO DI LEGGE PUBBLICATA DAL SITO SENATO.IT

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 28 Settembre 2017
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  1. Avatar
    Scritto da enzo grieco

    RIFLESSIONE: 10 mio di € da dividere tra 5600 Comuni… e 15 mio negli anni successivi sino al 2023, sommano pro-quota comune 1.786 € per il 2017 ed €. 2.678,50 per gli anni a seguire. (SE TUTTI I PICCOLI COMUNI dovessero promuovere progetti, (di cui ci sarebbe estrema necessità!), di: sviluppo di manutenzione del territorio con priorità per la tutela dell’ambiente e la prevenzione del rischio idrogeologico e/o interventi per la messa in sicurezza di strade e scuole e di efficientemente energetico del patrimonio edilizio pubblico e/o l’acquisizione e riqualificazione di terreni ed edifici in abbandono e/o la possibilità di acquisire case cantoniere da rendere disponibili per attività di protezione civile, volontariato, promozione dei prodotti tipici locali e turismo e/o la realizzazione di itinerari turistico-culturali ed enogastronomici e/o la possibilità di acquisire binari dismessi e non recuperabili all’esercizio ferroviario da utilizzare come piste ciclabili).
    Spero non si voglia puntare sul: Tanto i Comuni che si attiveranno saranno pochi…

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